Covid 19
Cirio, cosa succederà a Natale in Piemonte se le cose vanno in un certo modo
Il governatore del Piemonte Alberto Cirio parla delle feste natalizie in Piemonte e confessa: «La mia paura è il Natale». Cosa succederà?
TORINO – «La mia paura è quella del Natale», confessa il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. «Noi vogliamo vivere un Natale normale ma, se immaginiamo di farlo come qualcuno ha vissuto le settimane dell’estate, a gennaio o febbraio ritorneremo in questa situazione e non possiamo permettercelo», avverte il Governatore, ospite della trasmissione Buongiorno, su Sky TG24.
Piemonte potenzialmente in zona arancione
«Da venerdì scorso il Piemonte è potenzialmente in zona arancione, se al 30 di novembre avremo mantenuto questi dati potremo uscire dalla zona rossa», aggiunge Cirio. «L’RT che ci aveva messo in zona rossa era a 2.16 e oggi è a 1.37. Il livello di aumento quotidiano dei ricoverati è passato da 215 a 60, e soprattutto la pressione sui pronto soccorso è diminuita negli ultimi 15 giorni di un terzo – sottolinea il Governatore – Il virus raddoppiava i positivi in 6 giorni; oggi siamo a dieci giorni. Sono dati concreti che ci dicono che abbiamo iniziato un percorso, ma che dobbiamo completarlo con rigore e senso di responsabilità di tutti».
Semplificare il calcolo dei 21 dati
Poi, il presidente della Regione Piemonte lancia un appello al Governo: quello di «semplificare il calcolo dei 21 dati, di modo che sia più chiaro nel rapporto Regioni-Stato, ma anche più percepibile ai cittadini. Se i cittadini percepiscono il senso di come sono valutati i territori – conclude Cirio – aumentano la responsabilità personale».
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Carlotta Frattini
19 Novembre 2020 at 7:19
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