Cronaca Live
Cirio pronto a firmare una nuova ordinanza: «non aspetto il Governo»
Le misure di contenimento non bastano, c’è troppa gente in giro. Cirio è pronto a firmare una nuova ordinanza. Ecco di cosa si tratta
TORINO – Nuova stretta del Piemonte per contrastare la diffusione del coronavirus. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, è pronto a firmare una nuova ordinanza per ridurre ulteriormente le attività all’aperto. «Col fine settimana alle porte, non posso più aspettare. Sono giorni che sollecito il governo», spiega all’ANSA il governatore, che per condividere il testo della nuova ordinanza alle 13 riunirà in videoconferenza i presidenti delle Province piemontesi, i sindaci dei capoluoghi e i rappresentanti di Anci e Uncem.
Troppa gente in giro
«C’è ancora troppa gente in giro», aggiunge il presidente Cirio, che invierà l’ordinanza regionale al premier Giuseppe Conte con una lettera in cui – spiega – «chiedo misure più restrittive rispetto a quelle adottate».
Pietro
21 Marzo 2020 at 11:49
Bollettino della Protezione Civile del 20/03/2020. Veneto, guardate i dati del Veneto. A men di una improbabile superiorità immunitaria dei Veneti rispetto al resto dell’Italia, i dati relativi al loro territorio sono decisamente migliori rispetto a quelli delle altre regioni. Nonostante siano la terza regione per numero di casi totali (4.031) la stragrande maggioranza di questi (2.598 pari al 64.4%) si trova in isolamento domiciliare. Rispetto alle altre regioni più coinvolte le persone decedute (181 pari al 4.49%) sono in percentuale contenuta così come anche quelle in terapia intensiva (236 pari al 5.85%). Perché questo? Perché in Veneto è stato adottato il metodo scelto per il caso di Vò Euganeo, dove tutta la popolazione è stata sottoposta al test. In Veneto hanno fatto 49.288 tamponi, 12,2 volte il numero di casi totali, contro le 2,57 volte della Lombardia, le 3,48 dell’Emilia e le 2,88 del Piemonte. Sono stati fatti i tamponi a tutti i cittadini con l’intento di isolare gli asintomatici, i veri untori, e non soltanto a coloro che presentavano degli evidenti segni della malattia. Quanto è più facile identificare una persona infetta con febbre, tosse e grande difficoltà a respirare piuttosto che una persona che neppure starnutisce e non presenta malessere alcuno? Il governatore Cirio stesso quante persone avrebbe potuto contagiare se non fosse stato sottoposto a tampone? Il tampone che gli è stato fatto si è opportunamente ripagato evitando ulteriori contagi? Costa di più un tampone oppure un letto in terapia intensiva? Anche in questo caso bisogna giocare d’anticipo e prevenire il contagio.