Cronaca Live
Cirio: sì all’esercito per far rispettare i divieti
Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio promette un raddoppio della possibilità di fare i tamponi per il Coronavirus ed è di parere positivo per far scendere in campo l’esercito per far rispettare i divieti, snobbati ancora da troppe persone
La provincia di Torino continua a risalire la classifica poco edificante di quelle più colpite dai casi di Coronavirus Covid-19. Per questo il presidente della Regione Piemonte ha dichiarato che nel giro di quattro giorni nella nostra regione si arriverà a raddoppiare la capacità di eseguire i test virologici del tampone per diagnosticare la positività al Coronavirus. Si dovrebbe così passare dagli attuali 500 a 1.200 al giorno – per arrivare anche a 2.000. Nella nostra regione ne sono stati eseguiti molti meno, per esempio, del Veneto: poco più di 8.000 in Piemonte contro i quasi 41mila del Veneto. Ma un dato che preoccupa è altresì sapere come ci siano ancora troppe persone in giro per le strade – spesso senza motivi reali – e per questo si apre al pattugliamento dell’esercito per far rispettare i divieti.
Poco ottimismo
Anche se il motto è “Andrà tutto bene!”, vista l’attuale curva di crescita, in questo momento è piuttosto difficile essere ottimisti. E sperare in un calo dei contagi nel breve termine. Non a caso, anche il Consiglio dei Ministri sta valutando in queste ore l’ipotesi di prolungare lo stato d’emergenza e le misure straordinarie – con quelle di contenimento che altrettanto probabilmente verranno inasprite. Purtroppo, ci sono ancora molte, troppe, persone che non rispettano i divieti e le misure, senza rendersi conto che non è una questione di “coercizione” ma di salvaguardia della salute di tutti.
Io Resto a Casa
L’esortazione del governatore della Regione è quella di restare a casa: un esortazione rivolta a tutti i piemontesi. «Seguiamo le indicazioni ufficiali e continuiamo a esortare le persone a restare a casa – spiega nella sua pagina Facebook Alberto Cirio – Vista la situazione, è probabile che il Governo decida di prolungare oltre il 3 aprile le misure di contenimento. Un’ipotesi che considero del tutto condivisibile. Siamo stati i primi a creare un’unità di crisi e a montare le tende per il pre-triage davanti agli ospedali. Non dimentichiamoci poi che il Piemonte è stato anche il primo a chiudere le scuole anche quando il governo ci autorizzava a tenerle aperte. Sforzi importanti ma insufficienti se si continua a uscire anche quando non necessario». Per questo motivo, visto che in molti continuano a uscire di casa nonostante tutto, il presidente della Regione sottolinea che «è necessario aumentare i controlli. Nelle città ci sono ancora troppe persone in strada. Se necessario mobilitiamo anche l’esercito. Non si tratta di militarizzare il territorio, ma di fare capire una volta per tutte che con la salute non si scherza».
VEDI ANCHE: Io Resto a Casa: ecco cosa mangiare ai tempi dell’isolamento.
Immagine di copertina rappresentativa. Credit: pixabay-rafal-kozanecki