Cronaca Live
Conte firma il nuovo Dpcm Covid. Scuola, movida, cerimonie, gite: ecco tutti i divieti
Firmato dal premier Giuseppe Conte il nuovo DPCM di ottobre. Tutte le misure e i divieti: dalla scuola alle feste, la movida e la vita di tutti i giorni
È stato firmato a tarda notte il nuovo Dpcm Covid di ottobre. Il premier Giuseppe Conte, lo aveva già preannunciato, e così è stato. I temi sono scottanti: dalla scongiura di un altro lockdown nazionale alla scuola, passando per gli esercizi commerciali e i locali – con la movida sotto i riflettori. Ma anche le cerimonie, le feste, le gite e così via. Vediamo in dettaglio tutte le nuove norme e i divieti.
Giro di vite per la movida
Amanti della movida, nottambuli e per tutti coloro che erano soliti frequentare locali e piazze notturne arriva un giro di vite. Da ora, non si potrà più consumare alcolici o altri prodotti davanti ai locali dopo le ore 21:00. Pertanto, bar, pub, pasticcerie e gelaterie che servono solo al bancone dovranno abbassare le saracinesche – pena multe salate a clienti e gestori e chiusura dei locali che trasgrediscono. Resta tuttavia consentito il take away (ma, appunto, da portare via). Diverse le cose per bar e ristoranti che fanno servizio al tavolo: questi dovranno chiudere entro la mezzanotte. Ma le cose potrebbero essere diverse a seconda della Regione: infatti, nel Dpcm si specifica che tutte le attività di ristorazione saranno consentite soltanto a condizione che le Regioni «abbiano preventivamente accertato la compatibilità» delle attività «con l’andamento della condizione epidemiologica nei propri territori». Per cui, potrebbe essere che si chiuda se le cose dovessero peggiorare ulteriormente.
Le regole per le scuole
La prima norma prevede l’addio alle gite scolastiche, le attività didattiche fuori sede (mostre, teatro, cinema ecc.) e ai gemellaggi. Laddove poi non sia possibile partecipare ad attività di «alta formazione artistica musicale e coreutica» sarà fatto ricorso alla didattica a distanza. Nuove restrizioni riguardano anche le attività ad alto rischio di contagio come educazione fisica o musica. Se poi la situazione contagi dovesse peggiorare, entreranno in funzione altre misure previste dal piano stilato dagli esperti del Cts e dell’Iss, recepito da una circolare firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza.
L’attività fisica e lo sport
Anche le attività sportive amatoriali subiscono un taglio. Divieto di sport di contatto come la partitella tra amici – che sia di calcio, calcetto, basket o altro. E no anche ai tornei di quartiere. Differente è per gli sport in ambito dilettantistico, che invece si potranno continuare a praticare. Si potrà ancora giocare a tennis o praticare jogging e simili. Anche le palestre, per ora, rimangono aperte (nel rispetto delle norme di contenimento del virus). Sempre che le cose non peggiorino.
Danza e balli di gruppo saranno anch’essi vietati.
La presenza dei tifosi negli stadi rimane fissa su un massimo di 1.000 persone. Nei palazzetti dello sport si potranno occupare il 15% dei posti, ma sempre sino a un tetto massimo di 1.00 spettatori (prima il limite era di 200 presenze).
Cinema, teatri, sale concerto, discoteche
Per cinema, teatri, sale concerto ecc. non cambia nulla: si continuerà a ospitare un massimo di 200 spettatori – sempre mantenendo il distanziamento sociale e l’uso della mascherina – mentre si era ipotizzato di scendere a 100. I posti saranno dunque occupati in modo alternato, a meno che non si sia insieme a un congiunto. Per gli spettacoli all’aperto rimane confermato il limite di 1.000 spettatori. Restano chiuse discoteche e sale da ballo.
Feste e celebrazioni
Fortemente voluto dal ministro Speranza, arriva l’addio alle feste private con il «divieto assoluto» di festeggiare in casa compleanni, rimpatriate con amici o parenti – a parte i conviventi. Massimo di persone consentite: 6 (limite superabile se si è conviventi). A controllare che le famiglie rispettino le norme, potranno essere anche i vicini di casa, “autorizzati” a denunciare le violazioni. Alle cerimonie come matrimoni, anniversari e festeggiamenti vari, il numero di massimo di invitati è di 30. Lo stesso numero di persone per i banchetti che seguono questo genere di celebrazioni.
Lavoro
Con il nuovo decreto si spinge ancora di più per la digitalizzazione delle aziende e per lo smart working. Non solo perché le aziende che possono adottarlo si adegueranno finalmente ai tempi che cambiano, ma anche perché si deve in qualche modo ovviare al serio problema degli affollamenti e assembramenti sui mezzi pubblici. Sebbene il Dpcm non fissi più una quota del 70% di dipendenti e lavoro agile, raccomanda in ogni caso di spingere sullo smartworking, ma che su ferie e congedi retribuiti per i dipendenti, oltre ad applicare i protocolli di sicurezza e contenimento dei contagi, come l’uso della mascherina dove non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza di almeno 1 metro. Infine, devono essere incentivate le sanificazioni dei luoghi di lavoro, anche utilizzando forme di ammortizzatori sociali.