Cronaca Live
Coronavirus, 21 morti in una RSA nel torinese. Indaga la procura
Esposto congiunto richiede l’intervento del Nas e dei Carabinieri. Cosa è accaduto davvero all’interno della Rsa?
GRUGLIASCO (TORINO) – «La situazione della Rsa Casa San Giuseppe di Grugliasco è stata monitorata con regolarità dai servizi distrettuali, dal servizio di prevenzione e dagli organi di vigilanza fin dalla metà di marzo, all’insorgere di un caso di positività al Covid-19 fra gli operatori della struttura». L’Asl To3 interviene così sul caso della Rsa in cui sono morti 21 degli 87 anziani ospitati. Si tratta di una struttura di natura privata, accreditata con il Servizio sanitario nazionale su cui, come anticipato sulle pagine locali di alcuni quotidiani, la procura di Torino ha aperto un fascicolo.
Disposto l’isolamento
L’Asl ricorda di «avere disposto l’isolamento del dipendente positivo e di tutti gli operatori venuti a contatto con il collega, ha raccomandato alla direzione della residenza di isolare gli ospiti del nucleo di cui si era occupato l’operatore, ha fornito indicazioni procedurali sulle precauzioni da adottare nella circostanza e, insieme al Comune di Grugliasco, si è adoperata per reperire risorse e nuovo personale da inserire nella struttura».
Rassicurazioni sulle condizioni sanitarie
I servizi dell’Asl, precisa ancora, «si sono mantenuti in costante contatto con la residenza, ricevendo rassicurazioni sulle condizioni sanitarie degli ospiti. Tuttavia, a seguito delle segnalazioni avvenute negli ultimi giorni da parte di familiari degli ospiti e da parte di cittadini, dato l’alto numero di decessi verificatisi e temendo dunque che la situazione all’interno della Rsa non fosse gestita in maniera adeguata, l’Asl To3 e il Comune di Grugliasco hanno richiesto con un esposto congiunto l’intervento del Nas di Torino, della Compagnia Carabinieri di Rivoli e della Stazione dei Carabinieri di Grugliasco».