Cronaca Live
Coronavirus, aumentano le fake news e le truffe. Come difendersi
Truffe a Torino e provincia, ecco come difendersi
In queste ultime ore abbiamo ricevuto segnalazioni in merito a sedicenti operatori sanitari che propongono visite e tamponi domiciliari per verificare la positività al Coronavirus – spiega una nota della Questura di Torino. Queste procedure non sono in alcun modo previste da protocolli sanitari e dunque rappresentano un tentativo di truffa. Non esiste, infatti, alcuna autorizzazione a effettuare test medici a domicilio ovvero qualsiasi intervento di sanificazione delle abitazioni. Si raccomanda pertanto la massima prudenza, con l’invito a contattare immediatamente le Forze dell’ordine per denunciare simili episodi.
Le fake news riguardo il Coronavirus
Ulteriore fenomeno legato ai primi casi di virus Covid-19 in Italia riguarda la diffusione di notizie false su internet in merito alle modalità del contagio e al numero di soggetti risultati positivi al virus. La Polizia di Stato sta monitorando con attenzione le informazioni che circolano sul web, segnalando tempestivamente alla Polizia Postale le “fake news”, volte a creare disinformazione e allarme sociale, per valutare la rilevanza penale di tali condotte.
Informazioni false sul Coronavirus anche su Whatsapp
«Stanno circolando sulle chat di Whatsapp false informazioni sul Coronavirus, e in particolare numeri di emergenza sbagliati. È accaduto in molte chat ‘delle mamme’, per cui ribadisco che l’unico numero verde della Regione Piemonte è 800 333 444». Lo ha detto l’assessore alla Sanità della Giunta Cirio, Luigi Icardi, in occasione del punto stampa in Prefettura a Torino sul Coronavirus.
A chi rivolgersi in caso di dubbio
«E’ questo – ha rimarcato l’assessore – l’unico numero autorizzato a ricevere le segnalazioni dei cittadini con sintomi influenzali o problemi respiratori. Altri numeri verdi ufficiali a disposizione dei piemontesi non esistono». Per informazioni o chiarimenti è possibile inoltre scrivere una e-mail all’indirizzo 800333444@regione.piemonte.it