Cronaca Live
Coronavirus, la Fase 2: ci si sposta solo nella stessa regione e ai ristoranti posti dimezzati. Tutte le novità in arrivo
Consegnato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte il parere del Comitato tecnico-scientifico circa la Fase 2 del 4 maggio e la riapertura delle città e delle attività. Tutte le novità in arrivo
La conferma del nuovo DPCM e delle linee guida per la Fase 2 Coronavirus, che dovrebbe partire il 4 maggio prossimo, arriverà entro il weekend da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a cui è appena stato consegnato il parere del Comitato tecnico-scientifico incaricato di valutare le possibili aperture. Ecco tutte le novità che probabilmente ci attendono.
Riapertura negozi
Dal Comitato tecnico-scientifico per la Fase 2 è arrivato il parere circa la riapertura delle città e la fine, almeno parziale, del lockdown. Nel rapporto si parla di via libera alla riapertura di alcuni esercizi commerciali, ma con «particolari precauzioni per le possibili aggregazioni». La stessa, e forse anche maggiore, cautela andrà adottata per ristoranti e bar che «hanno un maggior impatto sul rischio di innescare nuove epidemie da coronavirus». Questo si traduce in una ripresa delle attività tra l’11 e il 18 maggio (salvo il discorso del take away), ma con una capienza ridotta del 50%.
Quanto agli spostamenti, i divieti saranno sì allentati, ma resterà ancora necessaria l’autocertificazione.
Spostamenti
Dal 4 maggio ci si potrà spostare tra i Comuni della stessa Regione, mentre per il momento non sarà consentito, spostarsi da Regione a Regione – salvo casi urgenti o giustificati motivi di lavoro. Riguardo alle seconde case, non è ancora deciso se e quando ci si potrà andare.
Il ritorno a scuola e il lavoro
Gli esperti del Comitato tecnico-scientifico hanno ribadito la «massima contrarietà al ritorno a scuola dei ragazzi» prima dell’estate. Per cui l’anno scolastico, così come preannunciato, si concluderà a scuole chiuse.
Sul lavoro, anche qui gli esperti sono concordi: laddove possibile si raccomanda «il mantenimento dello smartworking». Via libera invece al settore edile e manufatturiero, sempre con le dovute precauzione e accortezze. In ufficio dovranno essere garantite le distanze di sicurezza e bisognerà misurarsi la febbre all’ingresso.
Centri commerciali e mercati rionali
Le riaperture dei «mercati rionali e dei centri commerciali» sono ancora bloccate, tranne i mercati di generi alimentari. Ancora chiusi almeno sino all’11 maggio parrucchieri ed estetisti. Ma su tutto questo l’imperativo è: «Devono essere interdette le attività di aggregazione», il che significa prolungamento del divieto di apertura di, teatri, cinema, discoteche, circoli ricreativi e tutte le attività culturali e di svago.
LEGGI ANCHE: Torino: superata Bergamo per contagi Coronavirus. Oggi sarà la volta dell’Emilia.
Uscire di casa e i parchi
Quanto all’uscire di casa si potrà andare più in là dei 200 metri per passeggiare, ma sempre restando a distanza gli uni dagli altri. Parchi e giardini chiusi a seguito di ordinanze dei sindaci delle varie città potranno essere riaperti o meno a discrezione delle giunte.
Sullo sport all’aperto, dal 4 maggio sarà possibile tornare ad allenarsi individualmente: sempre a distanza di almeno 2 metri o da soli si potrà fare jogging e sport.
Cautela per via dell’Indice R0
L’indice di contagio R0 in Italia, riporta la relazione dei tecnici, allo stato attuale si trova tra lo 0,5 e lo 0,7 – ma sono state raggiunte punte di 3. Per questo motivo, il panel di esperti raccomanda una «ripresa cauta e graduale visto che in tutta Italia è stato finora contagiato soltanto il 3 % della popolazione» e dunque siamo ben lontani dalla cosiddetta immunità di gregge.
Immagine di copertina credit: Consiglio del Ministri – Governo italiano
Marilena Giribaldi
24 Aprile 2020 at 8:45
Speriamo in bene! ma se le attività là dove previsto gireranno al 50% anche gli affitti, i mutui ecc saranno al 50%???