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Coronavirus, in isolamento sino a Natale? L’emergenza può durare ancora mesi

L’emergenza Coronavirus Covid-19, nonostante alcuni dati positivi, non accenna a fermarsi. In Europa si registra il maggior numero di vittime e, secondo il presidente dell’UE può durare ancora mesi, con l’isolamento per gli anziani sino a Natale

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Coronavirus, isolamento sino a Natale

La pandemia di Coronavirus Covid-19 continua la sua corsa, con un’emergenza più attiva che mai in tutto il mondo. A ieri, i contagi a livello globale hanno superato quota 1,8 milioni (dato sottostimato poiché non tutti si possono sottoporre ai tamponi). I morti poi salgono costantemente e nella giornata di Pasqua hanno superato quota 110mila. Ma quello che più inquieta tutti, è che l’emergenza potrebbe durare ancora mesi. E per qualcuno l’isolamento potrebbe arrivare persino a Natale.

In isolamento sino a Natale

L’avvertimento, che in molti prenderanno piuttosto male, arriva dal presidente dell’Unione Europea Ursula Von Der Leyen. Secondo quanto previsto in base ai dati in possesso, l’emergenza potrebbe durare ancora per molti mesi. E, sottolinea Von Der Leyen, per gli anziani (e forse non solo loro) l’isolamento potrebbe durate fino a Natale. Anche se si sono alcuni segnali positivi, come per esempio in Italia, l’idea di revocare le misure di contenimento del Coronavirus, e le restrizioni, potrebbe essere prematura. Certo, le persone non ne possono più di restare chiuse in casa, e le aziende scalpitano per riaprire, ma far finta che vada tutto bene potrebbe essere un azzardo.

Potrebbe scatenarsi un focolaio mortale

«So che alcuni Paesi stanno già preparando la transizione per abbandonare le restrizioni al confinamento – ha commentato il direttore dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus venerdì, durante la conferenza stampa virtuale di Ginevra – Come tutti gli altri, desideriamo che le restrizioni vengano revocate. Allo stesso tempo, revocare le restrizioni troppo rapidamente potrebbe portare a un focolaio mortale».

La discesa può essere pericolosa quanto la salita

«La scorsa settimana – ha proseguito il direttore dell’OMS – abbiamo assistito a un benvenuto rallentamento dell’epidemia in Italia, Spagna, Germania e Francia. La discesa può essere pericolosa quanto la salita se non gestita correttamente». Per questo motivo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha consigliato ai Paesi colpiti dalla pandemia di elaborare strategie atte a innalzare le misure di contenimento in modo progressivo e sicuro. Per poterlo fare, tuttavia, devono essere soddisfatte 6 condizioni, ha spiegato Tedros Adhanom Ghebreyesus: «che il numero di contagi sia sotto controllo; che siano disponibili servizi sanitari sufficienti; che siano ridotti al minimo i rischi negli ambienti più esposti; che siano messe in atto misure preventive sul lavoro, nelle scuole e in altri luoghi frequentati; che si controlli il rischio di casi importati e che le comunità coinvolte siano pienamente consapevoli e coinvolte nella transizione. In sostanza, se pensavamo di stare per uscire da questo incubo, la strada pare sia invece ancora lunga.

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Immagine di copertina rappresentativa. Credit: pixabay-free-photos.

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