Covid 19
Centri estivi e case vacanze per disabili, anziani minori: riaprire in sicurezza. Tutte le regole
Pubblicate le disposizioni per la riapertura in sicurezza dei Centri estivi e le case vacanze per i disabili. Tutte le informazioni necessarie
La Regione Piemonte informa di aver predisposto le indicazioni operative per la ripresa in sicurezza delle attività presso strutture semi-residenziali per disabili, anziani, minori e soggetti psichiatrici con l’utilizzo di vaccini, tamponi all’ingresso, regole e controlli. In particolare, verranno applicate ai centri per disabili le classificazioni previste per l’ingresso di ospiti e visitatori a seconda che la percentuale di ospiti vaccinati sia superiore o inferiore al 95%.
Un uovo passo verso la normalità
«È un nuovo, importante passo verso una normalità che oggi è possibile grazie ai vaccini – commenta il presidente Alberto Cirio – Per tantissimo tempo, in alcuni casi quasi due anni, le persone con fragilità non hanno più avuto la possibilità di recarsi in una casa vacanza o a fare un soggiorno estivo, ma adesso grazie all’importante azione vaccinale sarà di nuovo possibile».
Ritrovare la normalità
«L’approvazione di queste regole – sostiene l’assessore alle Politiche sociali Chiara Caucino – consentirà a centinaia di persone fragili di poter vivere un’estate ritrovando la loro normalità e la loro socialità. Il Piemonte, in questo anno e mezzo, ha sempre lavorato proprio in questa direzione: coniugare la sicurezza e la lotta al Covid con la difesa del diritto, in particolare per le persone portatrici di disabilità, di poter usufruire di quei servizi, come i centri estivi e le case vacanze, fondamentali da parecchi punti di vista, sia sociale che terapeutico».
Allentare le misure di sicurezza
«La promozione del Piemonte in zona bianca, così come la situazione specifica all’interno delle strutture semi-residenziali per disabili – osserva l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – consentono oggi un ragionevole allentamento delle misure di sicurezza che si erano rese necessarie nella fase più critica dell’emergenza. Gli esiti di indubbio successo della campagna vaccinale, insieme agli screening periodici e al rispetto dei protocolli ministeriali, garantiscono la riapertura delle strutture nella massima sicurezza, con evidenti benefici anche per la salute mentale delle persone più fragili che in questi mesi si sono trovate a vivere le inevitabili restrizioni richieste dalla situazione sanitaria. Guardiamo avanti con fiducia».
Le regole per tutti
– Per il personale e gli operatori di interesse sanitario si applicano le misure di obbligo vaccinale già in vigore, mentre per il restante personale (volontari, addetti all’animazione o altre attività occasionali) è richiesta la “certificazione verde” (green pass) o un documento che attesti la somministrazione di due dosi di vaccino da non oltre nove mesi e ad almeno 14 giorni dall’ultima dose, una singola dose nei casi in cui il vaccino utilizzato lo preveda una sola dose o in soggetti con pregressa infezione da Covid ad almeno 3 mesi di distanza dalla documentata infezione e preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa, soggetti per i quali sono trascorsi più di 14 dosi dalla prima somministrazione, senza vaccinazione ma documentata di guarigione da una pregressa infezione da meno di sei mesi.
– Per le strutture con una percentuale di ospiti e di personale vaccinato superiore o uguale al 95% o in possesso di autocertificazione verde è possibile quindi proseguire il servizio, sempre nel rispetto delle regole generali di prevenzione del Covid; per le attività all’aperto, pur mantenendo tutte le norme di sicurezza, è possibile organizzare gruppi più numerosi, anche alternando utenti e operatori di gruppi differenti, sulla base delle specifiche esigenze.
– I soggiorni presso case vacanze per disabili, anziani, minori e soggetti psichiatrici richiedono anche un tampone antigenico prima della partenza. In caso di presunta o accertata positività, l’ospite dovrà essere posto in isolamento e nel caso sia confermata il soggetto andare in isolamento presso il proprio domicilio. I rimanenti ospiti, negativi a un test antigenico, potranno continuare a rimanere nella casa vacanza fino al termine del soggiorno.
– Per le strutture che abbiano ancora i requisiti di protezione degli ospiti e del personale in percentuali inferiori al 95% continueranno ad applicarsi le indicazioni dello scorso anno.
– I test rapidi per gli operatori e gli utenti devono essere effettuati indipendentemente dallo status secondo la periodicità unica di 30 giorni e i dati degli stessi devono essere inseriti nella piattaforma. Ovviamente al momento dell’ammissione dovrà essere verificata l’assenza di sintomi che possano ricondurre al Covid19 e l’assenza di febbre sopra i 37,5 gradi, oltre alla produzione di un modulo di autocertificazione.
In entrambi i casi, se durante il periodo di frequentazione una persona sarà riscontrata positiva questa verrà allontanata, ma non sarà compromessa l’attività dell’intera struttura, dopo aver ovviamente effettuato un tampone a tutti gli altri ospiti e operatori.