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Covid 19

Il Piemonte in soccorso alla drammatica situazione in India

Partita la missione della Regione Piemonte in aiuto all’emergenza in India, verrà fornito ossigeno a un ospedale del Paese

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Covid in India
Il Piemonte in aiuto all'India

La situazione drammatica dell’India non è passata inosservata al Piemonte, che ha deciso di organizzare una missione di aiuto. Lo fa sapere la Regione, spiegando che la missione, partita nel pomeriggio di ieri dall’aeroporto di Torino-Caselle, avrà il compito di mettere a disposizione dell’ITBP Hospital a Greater Noida, Delhi, un sistema di autoproduzione in grado di fornire ossigeno terapeutico all’intero nosocomio, unitamente a 20 respiratori polmonari donati dalla struttura del Commissario straordinario per l’Emergenza Covid-19.

Il gruppo partito alla volta dell’India

Il gruppo è composto in gran parte da personale della Maxiemergenza 118 della Regione Piemonte, oltre che da un medico della Regione Lombardia e una rappresentante del Ministero della Salute. La missione, coordinata dal Dipartimento nazionale nell’ambito del Meccanismo europeo di Protezione civile, è sotto il comando del responsabile della Maxiemergenza del Piemonte, Mario Raviolo. Personale e materiali sono stati imbarcati su un C-130 messo a disposizione dell’Aeronautica Militare, grazie al supporto offerto dal Ministero della Difesa nelle attività di contrasto alla pandemia, disposte dal Capo di Stato Maggiore della Difesa e dirette dal Comando Operativo di vertice interforze. La durata prevista della missione è di due settimane. A salutare la partenza sulla pista dello scalo torinese sono intervenuti l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi, rappresentanti del Dipartimento di Protezione civile, dell’Aeronautica militare e dell’Aeroporto di Torino.

Il Piemonte risponde all’India

«Il Piemonte risponde con orgoglio alla chiamata dell’Italia in soccorso dell’India, stremata dalla pandemia – osservano in una dichiarazione congiunta il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore Icardi – L’esperienza ci insegna che nella lotta al virus è fondamentale unire le forze. Il Piemonte, come l’Italia, non dimentica l’aiuto ricevuto in questi drammatici mesi da molti Paesi, come Cina, Cuba e Israele, ma nello stesso tempo non esita appena possibile a mettere in campo le sue migliori strutture e professionalità dell’emergenza a disposizione della comunità internazionale. Esprimiamo la nostra gratitudine al personale che andrà a operare in un contesto ora particolarmente critico come quello indiano, ma anche a chi combatte quotidianamente la stessa battaglia nelle nostre realtà locali e nazionali, altrettanto impegnative». Un ringraziamento per la collaborazione è stato rivolto anche agli assessori regionali alla Cooperazione internazionale, Maurizio Marrone e alla Protezione civile Marco Gabusi.

Ossigeno per i malati

«Portiamo in India un collaudato sistema di autoproduzione di ossigeno 93% PSA (Pressure Swing Adsorption) che produce 61.800 litri di ossigeno all’ora – spiega il capomissione Mario – Raviolo  con la capacità di rifornire in continua 68 pazienti intubati oppure 17 pazienti in caschi Cpap ad alto flusso oppure 103 pazienti che necessitino di ossigenoterapia. Lavoreremo all’installazione delle apparecchiature e alla formazione degli addetti locali con 12 professionisti, tra cui tre medici specializzati, due infermieri, un anestesista, un infettivologo, un urgentista e quattro tecnici. Siamo abituati a intervenire negli scenari delle catastrofi internazionali, l’assistenza sanitaria non conosce confini. In Piemonte disponiamo di un Emergency Medical Team Type 2 (EMT2) unico in Italia e tra le dodici analoghe strutture presenti in tutto il mondo».

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