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Covid 19

Piemonte da lunedì arancione, tranne Torino e Cuneo che restano zona rossa

Nelle due province l’incidenza dei contagi è rimasta sopra la soglia di allerta, per cui quella di Torno e Cuneo rimangono zona rossa. La scuola però riprende comunque

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Piemonte zona rossa
Piemonte arancione, tranne Torino e Cuneo che restano zona rossa

TORINO – Doccia fredda per Torino e Cuneo, e relative province, che restano zona rossa nonostante il Piemonte da lunedì 12 aprile ritorni a essere arancione. Così, dopo quattro settimane, il Piemonte si prepara a cambiare colore, ma non in tutte le province migliora il quadro epidemiologico, con i ricoveri che continuano a calare e i guariti che anche ieri hanno superato i nuovi positivi, ma a Torino e Cuneo l’incidenza è ancora sopra la soglia di allerta. E allora restano le misure più restrittive, fino all’abbassamento dell’incidenza sotto i 250 casi su 100 mila abitanti.

La brutta notizia

La brutta notizia è arrivata ieri sera su segnalazione del ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha anticipato l’ingresso in zona arancione da martedì a lunedì, ma non per tutte le province. Per stabilire quando il capoluogo e la Granda potranno uniformarsi al resto del Piemonte, la Regione ha convocato per oggi alle ore 13:00 un incontro con epidemiologi ed esperti dell’Unità di crisi. A loro è stata infatti chiesta una relazione tecnica sui tempi previsti per il rientro della soglia di allerta, presumibilmente tra mercoledì e giovedì.

La scuola riprende comunque

I genitori con figli in età scolare possono però stare tranquilli. La situazione non incide sulle scuole, che torneranno regolarmente in presenza da lunedì 12 aprile: al 100% fino alla terza media e al 50% per le superiori, anche nelle province di Torino e Cuneo.

La luce in fondo al tunnel

«La luce in fondo al tunnel c’è», sottolinea il governatore Alberto Cirio, che invita a difendere «questi preziosi segni di miglioramento con i nostri comportamenti». «I vaccini, la prudenza e il rispetto delle regole sono le uniche vere armi per uscire da questa emergenza e poter finalmente ripartire», aggiunge Cirio, secondo cui «è fondamentale che non venga meno la prudenza da parte di nessuno».

La situazione vaccinazioni in Piemonte

Intanto, le vaccinazioni eseguite ieri hanno superato quota 25mila: sono state 25.273. A 4.536 persone è stata somministrata la seconda dose; gli over 80 sono 11.064, i settantenni 7.046, di cui 3.123 vaccinati dai propri medici di famiglia. Dall’inizio della campagna, in Piemonte, si è quindi proceduto all’inoculazione di 984.906 dosi, di cui 344.301 come seconde, corrispondenti al 79,4% di 1.239.440 finora disponibili per il Piemonte. Salgono invece a 118.005 le preadesioni per la fascia 60-69 anni nel secondo giorno di preadesione per questa categoria d’età sul portale.

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