Covid 19
Speranza: «vaccino per i 12-15enni dai pediatri e la terza dose dai medici di base». Arriva il green pass e quando potremo togliere le mascherine
Il ministro della Salute Roberto Speranza parla delle novità su Covid, vaccini, green pass e mascherine
Dal 3 giugno niente più limitazioni sulle fasce d’età per le vaccinazioni contro il Covid. «Dobbiamo usare il più possibile i pediatri di libera scelta – spiega il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto a “Che Tempo che Fa”, su Rai3 – I pediatri italiani sono pediatri di straordinaria qualità che hanno un radicamento sul territorio, un rapporto di fiducia molto importante con le famiglie. Io vorrei che ci sia il loro massimo protagonismo sempre nel coordinamento con i territori e le regioni» per la vaccinazione ai 12-15enni. Risponde così Speranza a una domanda di Fabio Fazio su dove si farà il vaccino Pfizer dedicato ai giovani subito dopo il via libera Aifa atteso a breve.
Addio mascherine?
«Non dobbiamo avere fretta, le mascherine al chiuso le dovremo tenere ancora un po’ almeno nel medio periodo. Le mascherine non sono un prezzo enorme da pagare – aggiunge poi Roberto Speranza – Appena gli scienziati ce lo diranno potremo toglierle all’aperto e solo dopo al chiuso. In una fase di transizione dobbiamo non avere fretta e non dobbiamo vanificare gli sforzi fatti».
Il Green pass con un codice sul telefonino
«Proporrò che il green pass sia utilizzato anche con Paesi che non siano solo europei ma anche extra Ue come il Giappone, gli Stati Uniti o il Canada. Farò questa proposta nel corso della riunione dei ministri della Salute che si terrà prossimamente e se e troveremo il modo di condividere questo strumento possiamo aiutare la mobilità. Il green pass – ha spiegato il ministro – sarà digitale con un codice sul telefonino anche se ora c’è già quello cartaceo che certifica l’avvenuta vaccinazione».
Faremo una terza dose del vaccino
«Sarà molto probabile dover fare una terza dose di vaccino, un richiamo che sarà probabilmente “modificato” per coprire le varianti – annuncia il ministro Speranza a “Che Tempo che Fa” – Bisognerà dunque passare da una fase straordinaria a una fase ordinaria e penso che questa nuova ordinarietà possa essere affidata alla nostra straordinaria rete di medici di medicina generale. Ora dobbiamo correre e tutti sono impegnati – ha concluso – ma penso che nel lungo periodo le palestre, i centri congressi o le stazioni dovranno tornare a svolgere i ruoli per i quali sono preposti».