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Covid 19

Terza dose in Piemonte: Cirio e Figliuolo, parola d’ordine «accelerare la somministrazione»

«Accelerare con le terze dosi» in Piemonte, così il governatore Alberto Cirio e il generale Figliuolo alla riunione dell’Unità di Crisi della Regione

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Cirio e Figliuolo al Dirmei
Cirio e Figliuolo al Dirmei - credit: Regione Piemonte

La Regione Piemonte fa sapere che la partecipazione del commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, il generale Francesco Paolo Figliuolo, alla consueta riunione settimanale dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha fornito al presidente Alberto Cirio e ai componenti della struttura l’occasione per porre questioni operative, con particolare riguardo all’estensione della terza dose alle altre fasce di età e alla somministrazione, seguendo il medesimo principio adottato per le Rsa, anche alle residenze che ospitano minori, disabili, pazienti psichiatrici e delle dipendenze (in tutto oltre 10.500 persone). Nelle scorse settimane il Piemonte aveva già chiesto l’autorizzazione per iniziare subito anche con il personale scolastico.

«Il Piemonte dimostra di essere ancora una delle poche Regioni ‘green’ in Europa, con una situazione di contagi e occupazione dei posti letto che ci pone in un margine di ampia sicurezza – ha evidenziato Cirio – Siamo convinti che la terza dose sia il completamento della corazza che vogliamo dare a tutti i cittadini. Oggi abbiamo ormai l’81% della popolazione over12 che ha completato il ciclo vaccinale. L’importante è non fermarci. Abbiamo quindi chiesto di ampliare le fasce di vaccinazione, in quanto, se autorizzati, entro febbraio-marzo potremmo mettere al sicuro con la terza dose tra l’87 e il 90% dei piemontesi».

«A breve incontrerò il ministro Speranza e il Comitato scientifico per sciogliere le riserve su un ulteriore abbassamento, ovviamente in base alle evidenze scientifiche, dell’età alle quale somministrare le terze dosi», ha risposto Figliuolo, che ha poi riconosciuto che «il Piemonte è partito velocissimo, tra le grandi Regioni è quello cha ha la migliore percentuale, e bisogna continuare su questa strada. È un piacere vedere come il presidente Cirio sia nel dettaglio della campagna vaccinale. Questa è la chiave del successo a livello nazionale: lavorare insieme, entrare nei dettagli e avere un controllo accentrato della situazione. In Piemonte siete in buone mani perché i problemi si affrontano e si risolvono».

«Nonostante l’aumento dei contagi in tutta Europa, l’Italia è tra le nazioni messe meglio e credo che il prossimo Natale sarà un buon NataleIl vaccino fa la sua parte, anche se la curva epidemiologica è in salita il sistema tiene perché non aumentano ricoveri, le terapie intensive e, fortunatamente, i decessi – ha continuato il generale – Confido ancora, e non smetterò di farlo, che gli indecisi facciano la prima dose. Attualmente siamo a 15-20.000 prime dosi in Italia. Mi accontenterei di proseguire così. Con circa 20.000 dosi al giorno in 2 mesi arriveremo vicino al 90% di cittadini vaccinati. Se proseguiamo su questa strada, incentivando ulteriormente le terze dosi, saremo in grado di contrastare la quarta ondata. Il sistema tiene, grazie a quanto realizzato. E continuo a pensare che la migliore arma sia la persuasione. Confido nella saggezza delle persone».

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