Cronaca Live
«Crepa sporca ebrea». Scritta antisemita in un palazzo di Corso Casale
Continuano le scritte contro le staffette partigiane, testimoni degli orrori dei lager nazisti. «Termini vecchi, passati, che però fanno ancora male».
Nuovo episodio di antisemitismo dopo quello di Mondovì. La scritta “crepa sporca ebrea” è comparsa ieri sui muri di un palazzo di corso Casale, precollina di Torino, dove vive una donna di origini ebree, figlia di una staffetta partigiana. «Una frase terribile, soprattutto nel Giorno della Memoria. Termini vecchi, passati, che però fanno ancora male», dice la signora Maria, che ha sporto denuncia in Questura. Sull’episodio indaga la Digos.
Le immagini dalla telecamere di videosorveglianza
La squadra indagini tecnologiche della Digos ha acquisito le immagini delle telecamere di video sorveglianza nelle vie limitrofe. Al momento non si esclude alcuna ipotesi investigativa dal momento che non risultano diverbi condominiali o precedenti minacce a carico della sessantacinquenne torinese di origine ebraica
Proseguono le indagini dalla Procura di Cuneo
Proseguono “in ogni direzione” le indagini della Procura di Cuneo sulla scritta ‘Juden hier’, che in tedesco significa ‘qui abitano degli ebrei’, vergata nella notte tra giovedì e venerdì a Mondovì (Cuneo) sulla porta di casa di Aldo Rolfi, figlio dell’ex deportata Lidia. Lo afferma all’ANSA il procuratore Onelio Dodero. Il fascicolo, al momento contro ignoti, ipotizza il reato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. Le indagini, coordinate dalla procura, sono condotte dai carabinieri e dalla Digos della Questura di Cuneo.
In migliaia sfilano a Mondovì
Sfila in silenzio per le vie di Mondovì, nel Cuneese, la fiaccolata per dire «no ad ogni forma di antisemitismo, razzismo, ignoranza», organizzata dopo la scritta antisemita comparsa sull’ingresso di casa Rolfi, dove fino al 1996 ha vissuto Lidia, staffetta partigiana e voce degli orrori dei lager nazisti. «Conservare la memoria» è lo striscione dell’Anpi che apre la manifestazione, a cui partecipano migliaia di persone arrivate da tutto il Piemonte e dalla vicina Liguria. In testa i gonfaloni della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e della Città di Mondovì. Il lungo corteo partito da piazza Martiri, davanti al Municipio, si è mosso lungo corso Statuto per arrivare fino in piazza Ferrero, vicino a casa Rolfi, dove sono intervenuti il sindaco Paolo Adriano e il nipote di Lidia, Paolo. Tanti i sindaci in fascia tricolore, tra cui il sindaco e presidente della provincia di Cuneo, Federico Borgna.