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Dà in escandescenze in ospedale e distrugge una stanza

Detenuto distrugge una stanza all’ospedale Molinette di Torino

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pre-triage coronavirus

L’episodio è accaduto giovedì sera presso l’ospedale Molinette di Torino: un detenuto ha provocato seri danni a un reparto ospedaliero. L’episodio di collera sembra essere scaturito da un paziente di origini marocchine, il quale ha distrutto – letteralmente – la camera di degenza. Le dichiarazioni dell’OSAPP.

L’intervento della polizia

«Il paziente – secondo quanto riferito dall’organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria – ha distrutto letteralmente tutta la camera di degenza. Prima che la situazione precipitasse, diverse unità di polizia penitenziaria hanno provveduto a bloccarlo evitando, vista la gravità degli eventi, anche possibili aggressioni verso gli operatori dell’ospedale e un prevedibile tentativo di fuga. Non senza difficoltà il detenuto è stato ricondotto alla calma e con l’indispensabile aiuto del personale medico e paramedico è stato possibile anche somministrargli la terapia prescritta. In tarda serata anche un medico psichiatra ha tenuto un breve colloquio con il paziente», ha dichiarato Leo Beneduci dell’OSAPP. 

Continui episodi di intolleranza

«E’ ormai all’ordine del giorno – continua Beneduci – denunciare la lunga sequela di episodi di intolleranza, di aggressione e di danneggiamento che i detenuti hanno verso gli operatori  penitenziari e verso i beni dell’amministrazione penitenziaria, con grave danno, anche economico, per la collettività. Peraltro, ci risulta che in tale reparto ospedaliero si riscontrerebbe la presenza di detenuti con patologie psichiatriche che non dovrebbero trovarsi in tale struttura. In un momento in cui l’amministrazione si è letteralmente “girata dall’altra parte” proseguendo in solitaria la debacle del sistema penitenziario italiano come OSAPP, insieme la quasi totalità delle altre organizzazioni sindacali abbiamo interrotto ogni relazione istituzionale con l’attuale vertice del Dipartimento e dei suoi dirigenti, considerato che risibile è stata la condotta che l’amministrazione ha tenuto verso le organizzazioni dei lavoratori, non affrontando il problema del pagamento delle caserme, delle piante organiche, delle aggressioni, dei mezzi e delle divise, dei suicidi tra gli agenti e da ultimo lasciando indefinito il destino degli allievi vice ispettori che hanno appena terminato il corso di formazione».

L’appello al Ministro della Giustizia

Le organizzazioni sindacali, e l’OSAPP, in particolare si sono rivolte direttamente al Ministro della Giustizia perché questo scempio, che è riuscito financo a peggiorare la situazione creatasi con il precedente governo, abbia fine.

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