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Donne e anziani minacciati a Torino: Carabinieri arrestano i persecutori
Carabinieri di Torino arrestano tre persone per maltrattamenti, atti persecutori ed estorsione. I fatti
TORINO – I carabinieri del comando provinciale di Torino hanno arrestato 2 uomini per maltrattamenti in famiglia e un pusher per estorsione nei confronti di due nonni 80enni, per costringerli a pagare il debito per l’acquisto di droga non saldato dal loro nipote.
Atti persecutori in famiglia
Il primo episodio a Chieri, dove i carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato un operaio italiano di 35 anni, abitante a Torino, per atti persecutori nei confronti dell’ex moglie. L’uomo, già denunciato dall’ex per lo stesso reato, dopo averla minacciata di morte con WhatsApp e dopo averle inviato anche le foto di un coltello da caccia che avrebbe usato per farle del male, si è presentato sotto casa sua.
Devo fare ciò che è giusto…
Le ha urlato di aprire la porta perché doveva fare ciò che era giusto per avergli rovinato la vita. La signora ha chiamato il 112 e l’immediato intervento dei militari dell’Arma ha permesso di evitare che la situazione degenerasse, disarmando tempestivamente l’uomo. Nella cintura sotto la maglietta nascondeva effettivamente un pugnale da caccia. La stessa arma mostrata alla donna con WhatsApp.
Pugni in faccia e sul corpo
Il secondo episodio è avvenuto a Nichelino, nell’hinterland torinese, dove l’equipaggio di una gazzella della Sezione Radiomobile di Moncalieri ha arrestato un italiano di 39 anni, residente a Pinerolo, per maltrattamenti. L’uomo aveva picchiato la convivente, una 32enne italiana, con diversi pugni in faccia e sul corpo. La donna era però riuscita a uscire da casa e a chiamare il 112. La vittima ha confessato che le violenze fisiche e psicologiche duravano ormai da diverso tempo, ma di non aver mai denunciato il suo compagno. La donna presentava ancora un grosso ematoma all’occhio e all’orecchio destro. Soccorsa e accompagnata dal 118 all’ospedale di Moncalieri, è stata dimessa con una prognosi di 15 giorni per un sospetto trauma cranico e toracico.
Il nipote è debitore, il pusher minaccia i nonni
Il terzo arresto è avvenuto a Borgone di Susa (TO), dove un cliente dopo aver acquistato dosi di droga non le aveva pagate, mentre lo spacciatore pretendeva che fossero i suoi nonni a saldare il debito. I carabinieri della Compagnia di Susa hanno così arrestato per estorsione un 26enne dopo la denuncia di due anziani nonni di 80 anni, quali si sono rivolti alla locale Stazione per le continue minacce ricevute dall’arrestato, il quale pretendeva da loro presunti debiti insoluti del loro nipote.
Per ricevere il denaro dai due anziani, oltre a diverse minacce telefoniche, il giovane pusher era persino arrivato a danneggiare la porta della loro abitazione dandovi fuoco con alcuni giornali, oltre a danneggiare la vetrata della loro casa con un grosso mattone. L’uomo era già riuscito a riscuotere dalle vittime 500 euro in contanti. I Carabinieri hanno ora posto fine al loro incubo, sorprendendo in flagranza il malvivente subito dopo essere uscito dalla casa delle vittime con altri 400 euro estorti.