Cronaca Live
Esplode edificio, muoiono 3 pompieri. Alla base di tutto un dissidio familiare?
Esclusa la matrice terroristica-eversiva. Si tratta di un atto doloso. Alla base, si teorizza, potrebbero esserci dissidi familiari
ALESSANDRIA – Tre vigili del fuoco morti: è il bilancio di un’esplosione avvenuta nella notte tra lunedì e martedì in una cascina a Quargnento, in provincia di Alessandria: Matteo Gastaldo (46 anni), Marco Triches (38) e Antonino Candido (32). Feriti altri due loro colleghi e un carabiniere che per fortuna, come ha riferito il portavoce dei pompieri Luca Cari, «non sono gravi».
Inneschi nell’edificio
Sul posto sono stati trovati degli inneschi: collegati ad una bombola inesplosa c’erano dei fili elettrici e un timer. «Ci sono state più esplosioni intervallate», ha detto il procuratore di Alessandria Enrico Cieri dopo il sopralluogo. «Dagli elementi che abbiamo acquisito pensiamo sia un fatto doloso», ha aggiunto. Esclusa, tuttavia, a matrice «terroristico-eversiva».
Leggi anche: esplode edificio, morti 3 pompieri
Dissidi tra il proprietario dell’abitazione e il figlio
Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti che indagano sull’esplosione in cui sono morti tre vigili del fuoco non si esclude, secondo quanto appreso dall’ANSA, quella di dissidi tra il proprietario dell’abitazione e il figlio, così come la pista legata al risarcimento assicurativo. Al momento, però, viene sottolineato, si tratta solo di ipotesi di lavoro: le indagini proseguono a 360 gradi.
Omicidio plurimo e crollo doloso di edificio
La Procura di Alessandria ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, per l’esplosione. Omicidio plurimo e crollo doloso di edificio i reati ipotizzati. Sulla vicenda gli inquirenti, che hanno ascoltato i proprietari della cascina e i loro familiari, mantengono il massimo riserbo.
Nulla di significativo
Il proprietario della cascina di via San Francesco d’Assisi è stato ascoltato come persona informata sui fatti. La casa era disabitata e, per un certo periodo, era stata anche messa in vendita. Secondo il procuratore, l’uomo non ha riferito «nulla di significativo se non una mera ricapitolazione dei fatti. Sono tutte informazioni che vanno comparate, bilanciate, esaminate, pesate. Siamo ancora all’inizio dell’indagine: c’è un lavoro di accertamento tecnico, di attività scientifica affidata ai Carabinieri di Alessandria e del Ris di Parma. Stiamo lavorando», ha concluso precisando che sono state sentite anche altre persone.
Il messaggio di Sergio Mattarella
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato al prefetto Salvatore Mulas, capo dipartimento dei Vigili del fuoco, un messaggio: «In questa dolorosa circostanza desidero esprimere a lei e al Corpo la mia solidale vicinanza, rinnovando il profondo sentimento di fiducia e riconoscenza per la generosa dedizione al servizio della collettività». «La morte dei tre vigili del fuoco a Quargnento addolora tutta l’Italia. Il mio commosso pensiero alle vittime e un abbraccio alle famiglie e ai feriti. Solidarietà e pieno sostegno ai vigili del fuoco, eroi sempre in prima linea per garantire la nostra incolumità», ha scritto invece il presidente del Consiglio Giuseppe Conte su Twitter.
Matteo Salvini: «l’Italia piange per voi»
«Una preghiera e un pensiero per i vigili del fuoco morti questa notte e un abbraccio alle famiglie e ai colleghi feriti. Onore a chi mette in gioco la propria vita per salvare quella degli altri, l’Italia piange per voi». Ha dichiarato Matteo Salvini, leader della Lega ed ex ministro dell’Interno. Anche la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese si è recata in visita ai due vigili del fuoco e al carabiniere feriti. «Ovviamente – ha riferito all’uscita dall’ospedale di Asti – sono molto provati, per loro è stata un’esperienza terribile. Non pensano a se stessi, ma ai compagni che non ci sono più. Sarà una prova molto difficile da superare».