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Fase 2, il calendario della ripartenza dal 27 aprile al 4 e 18 maggio
Ecco il calendario della Fase 2, che ufficialmente inizierà il 4 maggio. Ma c’è chi anticiperà al 27 aprile. E si proseguirà sino al 18 maggio. Chi riprenderà le attività prima e dopo
Per la Fase 2 Coronavirus è pronta una scaletta della ripartenza, con la riapertura progressiva delle città e delle attività. Come anticipato, la riapertura avverrà per gradi. E se la data ufficiale è il 4 maggio 2020, alcune attività inizieranno già il 27 aprile. Di seguito il calendario della ripresa, stilato in base a quanto anticipato sino a ora – in attesa delle comunicazioni definitive da parte del Governo e il premier Giuseppe Conte.
Le possibili anticipazioni del 27 aprile
Se dunque la data per l’avvio della Fase 2 è fissata per lunedì 4 maggio 2020, già il prossimo lunedì 27 aprile qualcuno potrebbe ottenere il via libera per una ripresa anticipata delle attività. Secondo le tabelle Inail sarebbero alcuni dei settori con un rischio più basso di contagio i beneficiari di questi “favoritismi”. Aziende in possesso dei requisiti imposti dai protocolli di sicurezza, che operano nei settori automotive, moda e componentistica. Le possibili eccezioni saranno tuttavia decise dai ministeri dell’Economia e dello Sviluppo economico. C’è tuttavia la seria possibilità che anche queste attività debbano aspettare il 4 maggio, poiché l’orientamento del Governo è il non consentire eccezioni.
Le vere riaperture: il calendario
Dal 4 maggio: riprenderanno l’attività le aziende del settore con il più basso indice di rischio. Tra queste si configurano il settore manifatturiero e tessile, quello edile e delle costruzioni e il commercio all’ingrosso. Per tutti, sarà obbligatorio il rispetto delle nuove misure di sicurezza: tra cui turni scaglionati per entrata e uscita, postazioni di lavoro distanziate, misurazione della temperatura corporea all’ingresso. Sempre obbligatoria la mascherina nei luoghi chiusi.
Altri settori che dovrebbero riprendere l’attività sono i laboratori medici e di ricerca scientifica.
Sempre dal 4 maggio dovrebbero ripartire anche le lotterie come Lotto e Superenalotto.
Dall’11 maggio: è probabile la concessione di ripresa delle attività di commercio al dettaglio (non alimentare) per le aziende che possano garantire misure di sicurezza, come protezioni individuali e obbligo di distanziamento tra clienti. Alcuni esercizi commerciali, come quelli di abbigliamento e calzature avranno l’obbligo di sanificazione dei prodotti. Anche acconciatrici, parrucchieri e centri estetici dovrebbero poter riprendere l’attività, sempre che possano garantire il rispetto del rapporto uno a uno, ossia un operatore e un cliente. Tutti gli strumenti utilizzati andranno sterilizzati di volta in volta.
Dal 18 maggio: fanalino di coda, a far data dal 18 potranno probabilmente riaprire bar e ristoranti. Dovrà essere privilegiato il servizio da asporto o take away. Per tornare alla normale attività ci vorrà tempo, e lo si potrà fare soltanto garantendo il rispetto delle regole che impongono il distanziamento minimo tra i clienti, come per esempio la distanza di 2 metri per i tavoli. Anche le capienze dei locali subiranno un dimezzamento.
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Date da definire: ancora da definire le date (se mai lo saranno) della riapertura di cinema, teatri, musei, discoteche e sale concerti. Tutte queste, infatti, sono attività di aggregazione con il più alto rischio di trasmissione del Coronavirus. In questo contesto faranno eccezione i cinema che possono offrire la proiezione all’aperto o con il sistema drive-in (in automobile), sempre rispettando le distanze. La definizione delle date rimane pertanto ancora incerta perché tutto dipenderà dall’andamento della Fase 2 e dal possibile calo drastico dei contagio o, al contrario, di un ritorno allo stato di emergenza.
La Fase 3
Se tutto andrà bene, si potrà parlare di una Fase 3 entro la fine dell’anno, che prevede la ripresa di tutte le attività, sia da parte del commercio, dell’industria che del lavoro in genere, e anche per i cittadini con la possibilità di spostarsi liberamente come un tempo. Ma, lo ricordiamo, tutto dipenderà da come si comporterà il virus o se ci sarà la possibilità di batterlo con un vaccino. Altrimenti, potremo doversi convivere per molto tempo, obbligati a fare ancora dei sacrifici.