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Fase 2, il Dpcm del 26 aprile: il calendario completo di ciò che si potrà fare

Il premier Conte annuncia il nuovo Dpcm del 26 aprile: tutte le scadenze dal 27 aprile al 4 maggio, al 18 maggio e al 1 giugno. Ecco cosa potremo fare e non fare. Il testo completo e il video

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Giuseppe Conte e Dpcm

Ieri sera, alle 20:30 circa il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha tenuto in diretta Tv la conferenza stampa in cui ha presentato il nuovo Dpcm (Decreto del presidente del consiglio del ministri) del 26 aprile. Quello della Fase 2 Coronavirus, per intenderci. Di seguito, il calendario completo di ciò che si potrà fare, e anche di quello che non si potrà fare. Più sotto, il video e la possibilità di scaricare il testo integrale del Dpcm.

Al via la Fase 2, sorvegliata speciale

Da oggi, con le prime aperture, ma poi dal 4 maggio più in grande, l’Italia riparte – o, almeno, intende ripartire. L’annuncio ieri sera in diretta Tv di Giuseppe Conte, che avverte «Non è un libera tutti». Anzi, la Fase 2 sarà una “sorvegliata speciale”, perché tutto dipenderà da come andrà la curva epidemica. Condizione che potrà essere più o meno positiva in base all’impegno e al buonsenso di tutti i cittadini nell’evitare comportamenti pericolosi, che mettano a serio rischio un ritorno dell’epidemia. Per cui, ha ribadito Conte «Niente party privati e ritrovi in famiglia»: avvertimento rivolto in particolare a giovani e adulti. E per chi mostra sintomi febbrili, già a partire da 37,5 di febbre, quello di restare a casa non è più un consiglio, ma un obbligo. E si dovrà contattare subito il proprio medico curante.

Il video della conferenza stampa di Giuseppe Conte

Fase 2: Il calendario

Cosa si può fare già da oggi, 27 aprile 2020

A parte da oggi riprendono alcune attività industriali (per esempio l’FCA) e i cantieri edili. In particolare, possono ripartire le aziende strategiche, quelle industriali e produttive. Ma anche le esportazioni all’estero. Tutti quanti, possono riaprire dietro presentazione di un’autocertificazione e l’essersi sottoposti al vaglio dei prefetti. Nel settore edilizio, riprendono anche i lavori di edilizia scolastica e carceraria, nonché quelli per il contrasto del dissesto idrogeologico. Riprendono le attività anche le industrie manifatturiere, quelle delle costruzioni e il commercio all’ingrosso relativo a queste filiere. Anche i cantieri privati per le ristrutturazioni possono riprendere l’attività.

Fase 2: cosa potremo fare dal 4 maggio 2020

Gli spostamenti saranno consentiti soltanto all’interno della propria regione di residenza e «solo se motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute». tuttavia, sono «considerati necessari gli spostamenti per incontrare congiunti, purché sia rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento e siano utilizzate le mascherine». Spostarsi in un’altra Regione sarò possibile soltanto per «comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza, ovvero per motivi di salute».

Quanto alle visite ai parenti, saranno permesse soltanto quelle «mirate» ai congiunti. Giuseppe Conte cita esempio, come le «famiglie che sono state separate dal lockdown: genitori e figli, nonni e nipoti». Rimane sempre l’obbligo di divieto di assembramento e, nel caso di incontri in famiglia, questi devono avvenire sempre «nel rispetto delle distanze di sicurezza e con indosso le mascherine».

Quanto ai dispositivi di protezione, il nuovo Dpcm del 26 aprile, impone che nei luoghi chiusi la mascherina è obbligatoria. Per cui, se ci si reca al lavoro in ufficio o altro locale (capannoni, magazzini, fabbriche ecc.) bisognerà indossarla sempre, così come quando si va all’interno di negozi, su bus e tram o metropolitana, sui treni o a bordo degli aerei.
Ma, come comunicato ieri dal presidente del Consiglio, il prezzo delle mascherine sarà calmierato: per esempio, a 0,50 euro quello delle mascherine chirurgiche. Tutto ciò per evitare abusi e speculazioni.

L’autocertificazione rimarrà dunque in vigore anche nella Fase 2 (perlomeno nelle prime due settimane, poi dipenderà da come andranno le cose). La Fase 2 è un allentamento delle misure di contenimento del Coronavirus, ma questo non significa che si potrà, almeno per ora, tornare alla vita di prima. Bisognerà per forza imparare a convivere con il virus. Pensare di tornare a comportarsi come quando non c’era questa minaccia potrebbe ripercuotersi in modo drammatico sulla curva dei contagi, e riportarci di brutto all’incubo di prima. Per cui, come ribadito anche dal ministro della Salute, Roberto Speranza, «L’autocertificazione è fondamentale» per gli spostamenti e ora, oltre alle motivazioni di lavoro, salute e stato di necessità, si aggiunge l’incontro con i congiunti.

Attività all’aperto, sport e parchi. Anche per uscire di casa e fare un po’ di attività all’aperto, come le passeggiate ci sarà un allentamento dal 4 maggio. Non saremo più obbligati a restare nelle vicinanze della propria abitazione, ma ci si potrà allontanare: purché si mantenga sempre la distanza di sicurezza (almeno 1 metro per le attività normali e almeno 2 metri per le attività come il jogging). In particolare, riporta il Dpcm: «non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; è consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività».
Restano per ora comunque «sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreative».

Quanto alla riapertura di parchi, ville e giardini pubblici, questi potranno essere riaperti su tutto il territorio nazionale, ma gli ingressi potranno e dovranno essere «contingentati» a seconda dei casi. Le aree per bambini rimangono chiuse. Oltre a ciò, «il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto» dalle norme, sempre osservando la curva dei contagi. A controllare il rispetto delle norme ci saranno ancora le Forze dell’ordine. Fare jogging e praticare sport all’aperto (anche agonistico), con anche gli allenamenti individuali sarà possibile, ma mantenendo la distanza di sicurezza e stando da soli.

Andare al mare e in montagna si potrà fare, ma solo per passeggiare o nuotare. Sempre da soli o al massimo in due persone (anche qui gli ingressi potranno essere contingentati). Obbligatoria sempre la distanza di sicurezza. Anche vietato però il trasferimento nelle seconde case. Restano ancora chiusi gli impianti sciistici.

Le messe, dal 4 maggio saranno consentite soltanto in luogo dei funerali e non le altre funzioni. Ma, al rito funebre non potranno partecipare più di quindici persone (in particolare i parenti stretti) – sempre con mascherine indosso e mantenendo la distanza di sicurezza.

Sempre dal 4 maggio, per il settore ristorazione e bar, oltre alla già attuale consegna a domicilio si aggiungerà il take away, ossia il cibo da asporto. Ristoranti e bar rimangono dunque chiusi, ma sarà possibile comprarsi dei piatti da asporto che saranno però «da consumare a casa o in ufficio» e non nei o davanti ai locali commerciali. E infatti anche fatto «divieto di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi». Il provvedimento vale anche per gli Autogrill.

Che cosa si potrà fare dal 18 maggio 2020

A partire dal 18 maggio, potranno riaprire i negozi di abbigliamento, di calzature, le gioiellerie e tutti gli altri esercizi di vendita al dettaglio. Tutto ciò, sempre rispettando le regole sugli ingressi contingentati, il distanziamento minino di 1 metro e l’uso delle mascherine.

Si intendono anche riaprire i musei e le mostre culturali: in questo caso si potranno visitare le mostre a ingressi contingentati, rispettando le distanze e indossando le mascherine. Tuttavia, il comitato tecnico scientifico ha chiesto una grandissima cautela, poiché questi (come cinema, teatri, discoteche, concerti ecc.) sono luoghi e momenti di grande aggregazione e presentano un elevatissimo rischio. Per questi ultimi sono ancora «sospese le manifestazioni organizzate, gli eventi e gli spettacoli con la presenza di pubblico» e non è anche possibile organizzare feste pubbliche e private, anche in casa propria o di amici e parenti.

Sempre dal 18 maggio, per quanto riguarda lo sport, e in particolare quello agonistico e di squadra, gli allenamenti potranno essere ripresi ma sempre mantenendo le distanze.

Che cosa si potrà fare dal 1° giugno 2020

La Fase 2 Coronavirus, si espande sino al 1° giugno. Da questa data, se tutto andrà bene, Bar e ristoranti dopo la lunga attesa potranno riaprire. Così come pasticcerie, gelaterie, cremerie ecc.
Tutto dipenderà dalla curva epidemica, e le riaperture saranno relative in base all’ampiezza dei locali e agli spazi disponibili. Per esempio, i ristoranti perderanno almeno la metà dei posti a sedere per poter rispettare le regole di distanziamento che impongono due metri tra un tavolo e l’altro. I camerieri dovranno indossare sempre guanti e mascherine.

Per parrucchieri ed estetiste la data del 1° giugno segnerà anche per loro la ripresa delle attività. Ci si potrà recare solo su appuntamento, perché la prestazione prevede una vicinanza particolare tra operatore e cliente. Bisognerà necessariamente rispettare il rapporto di un lavoratore per ogni cliente. Obbligo per entrambi di indossare mascherina e guanti.

Una data in più: il 17 giugno 2020

Scuola: dal 17 giugno gli studenti all’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado potranno rientrare nelle scuole a sostenere l’esame di maturità.

Scarica il testo integrale del Dpcm del 26 aprile

Per scaricare il Dpcm in formado Pdf, fai clic QUI.

LEGGI ANCHE: Piemonte, numero contagi ancora troppo alto.

Immagine di copertina credit: Consiglio del Ministri – Governo Italiano

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