Cronaca Live
Gli “indifferenti” del Covid a Torino: chiusi tre esercizi commerciali
A Torino c’è chi è indifferente all’aumento di contagi e alle nuove norme di contenimento del virus stabilite dal Dpcm. Il blitz della polizia chiude e sanziona per 23.500 euro tre esercizi commerciali
TORINO – In città c’è chi è indifferente all’aumento di contagi da Covid che si stanno verificando in queste ultime settimane. Allo stesso modo, incuranti delle prescrizioni, ripetono violazioni della normativa in materia di alcolici e norme anti-contagio. Interviene il Prefetto di Torino.
Il blitz della Polizia e gli esercizi commerciali chiusi
Nella giornata di ieri, la Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Torino ha notificato i provvedimenti prefettizi di sospensione per tre esercizi pubblici.
Nel primo dei tre locali, in via Rossini 1, personale della PAS aveva riscontrato nel mese di agosto la vendita per asporto di bevande alcoliche e superalcoliche oltre le ore 24.00. Già in due diverse occasioni, lo scorso anno gli agenti della Polizia Municipale e della Polizia di Stato, avevano contestato la medesima violazione al titolare, un cittadino quarantenne originario del Bangladesh. Ancora, nel mese di settembre c.a. il gestore è stato sanzionato per non aver impedito la formazione di assembramenti all’ingresso e in prossimità del locale e per aver somministrato bevande alcoliche a due soggetti minori di anni diciotto.
Tali eventi erano stati alla base del provvedimento di chiusura dell’esercizio per cinque giorni disposto dal Questore di Torino. Per tutti questi motivi il Prefetto di Torino ha disposto la sospensione dell’esercizio per 15 giorni ed elevato una sanzione pecuniaria di 7.500 euro.
Per quanto concerne, invece, due esercizi commerciali situati in via Giulia di Barolo 23 e in via Nizza 7 i due titolari, cittadini bengalesi di 34 e 33 anni, già nel 2019 e nei primi mesi di quest’anno hanno somministrato bevande alcoliche dopo la mezzanotte. La reiterazione delle violazioni, e la costante indifferenza alle prescrizioni di legge, ha indotto il Prefetto di Torino a sospendere per 30 giorni l’attività di entrambi gli esercizi, sanzionandoli altresì per 8.000 euro ciascuno.