Cronaca Live
La coppia di “nullatenenti” possedeva beni per 1,5 milioni di euro
La Polizia di Torino sequestra beni per circa 1 milione e mezzo di euro a una coppia di “nullatenenti”. I fatti
TORINO – Confiscati beni per circa 1,5 milioni di euro a una coppia, ufficiosamente nullatenenti. Il provvedimento è stato attuato su proposta del Questore di Torino e condotto dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Torino.
La coppia milionaria
La confisca è avvenuta nei confronti di un cittadino albanese già pregiudicato per furto, per reati in materia di stupefacenti e armi, e di una cittadina italiana, con precedenti per truffe. L’operazione “Easy Money” trae origine dalle indagini svolte dalla Divisione Anticrimine della Questura di Torino, che avevano condotto, nei mesi di maggio e ottobre 2019, al sequestro dei beni illecitamente accumulati dal noto pregiudicato, oggi confiscati integralmente dal Tribunale, per un valore complessivo di circa 1.500.000 euro.
I beni confiscati
Nello specifico, comunica la Questura di Torino, sono stati confiscati:
– 29 immobili ubicati a Torino e in comuni limitrofi tra terreni, appartamenti di civile abitazione, box auto ecc.;
– una società relativa alla commercializzazione di software e servizi informativi;
– due società operative nel settore del commercio di vini e prodotti alimentari di vario tipo;
– conti correnti e fondi azionari.
Materiale per la contraffazione
Nel corso delle operazioni veniva rinvenuto, suddiviso in cinque magazzini riconducibili alle società confiscate, un ingente quantitativo di vini e alcolici anche di alta qualità nonché il materiale necessario, composto da tamponi, etichettatrici e altro, utile per la contraffazione delle date di scadenza dei prodotti alimentari.
C’era anche una serra sotterranea
Durante l’operazione, la Divisione Anticrimine della Questura di Torino si è imbattuta in una vera e propria serra sotterranea, in fase di allestimento, per la coltivazione di marijuana. La serra sarebbe dovuta sorgere un locale interrato di un palazzo in una via commerciale del centro cittadino. La scoperta, del tutto inaspettata, ha portato al sequestro di lampade generatrici di luminosità e calore, irrigatori, pannelli elettrici, temporizzatori e condizionatori d’aria muniti di filtri speciali antiodore, così da evitare che qualcuno, dalla strada, potesse accorgersi della particolare coltivazione sottostante.
Le costose attrezzature, ancora intatte, dal valore stimato di circa 50.000 euro, non riconducibili al soggetto colpito dalla misura di prevenzione, sono state sequestrate a carico di ignoti e successivamente, invece di andare distrutte, sono state affidate a un ente pubblico di ricerca che le utilizzerà per i propri fini istituzionali.