Cronaca Live
Maestra elementare arrestata per maltrattamenti sui bimbi
Insegnate di 45 anni agli arresti per presunti maltrattamenti di bimbi a scuola
TORINO – Nella giornata di ieri, giovedì 2 maggio, Agenti del Reparto Polizia di Prossimità della Polizia Municipale di Torino, su delega e con il coordinamento della Procura della Repubblica, P.M.dott.ssa Rizzo, sono intervenuti presso la scuola elementare Leone Sinigaglia, corso Sebastopoli 258, per eseguire la misura cautelare dell’arresto, con successiva traduzione in arresti domiciliari, di un’insegnante 45enne che, negli anni, avrebbe ripetutamente maltrattato gli alunni a lei affidati, usando violenze psicologiche e fisiche nei confronti dei bambini più piccoli, quelli di prima elementare, intimandogli di non riferire nulla a casa e minacciandoli di gravi conseguenze.
Un’indagine delicata
La delicata attività di indagine, durata alcuni mesi tra l’autunno e l’inverno da poco conclusasi, ha comportato le audizioni sia delle piccole vittime della maestra, che dei loro genitori; questi ultimi hanno descritto, univocamente, con dovizia di particolari, i maltrattamenti subiti dai loro figli e delle gravi conseguenze patite, come ad esempio il fatto che non riuscissero più a dormire da soli sonni tranquilli, ripetuti incubi e che spesso si rifiutassero, piangendo, di andare a scuola nei giorni/orari di presenza della maestra in questione. Per i continui atti maltrattanti, alcuni bambini hanno accusato disturbi di incontinenza notturna. Altri, a causa del divieto di potersi recare in bagno imposto dalla maestra, non potevano contenersi, rimanendo bagnati per lungo tempo e in, un’occasione, obbligati a pulire sommariamente con carta igienica i residui sul pavimento della classe, piangendo disperatamente per l’umiliazione subita.
Qualcuno sapeva e non ha detto nulla?
È al vaglio investigativo anche la posizione di chi, pur sapendo, ha comunque tollerato il proseguimento dei comportamenti e omesso opportuni e adeguati interventi, anche in relazione all’obbligo in capo alle direzioni scolastiche di riferirne, quali pubblici ufficiali, all’Autorità Giudiziaria e all’Ufficio Scolastico Regionale per i rispettivi seguiti di competenza. Sembrerebbe che i medesimi comportamenti di maltrattamento siano stati tenuti in precedenza in scuole diverse e, pertanto, se altri genitori sono a conoscenza di fatti indicativi li portino a conoscenza del Reparto di Polizia di Prossimità (via Bologna 74 – tel. 01101134300) o alla Procura della Repubblica per ulteriori prosiegui. L’intervento e le indagini sono state compiute dal Reparto di Polizia di Prossimità, specializzatosi nella tutela delle fasce deboli della popolazione, in questo caso i soggetti più indifesi, i minori in più tenera età.