Cronaca Live
Monopattini a Torino: è guerra aperta
A Torino è iniziata la guerra dei monopattini. Ecco tutti i «retroscena»
TORINO – Guerra dei monopattini a Torino. Dopo le polemiche sull’uso dei mezzi elettrici in città e sulle multe dei giorni scorsi, si è dimesso il comandante della polizia municipale Bezzon e ha rimesso le deleghe sulla sicurezza l’assessore Finardi. «Faremo chiarezza, valutando in quali passaggi vi siano stati problemi perchè non si ripetano», ha dichiarato la sindaca Appendino che intende anche «rilevare le responsabilità tecniche e politiche».
Le motivazioni
Il motivo di tutto ciò è riconducibile alle sanzioni imposte ad alcuni conducenti di monopattini elettrici. Torino, da tempo, è in prima linea per quanto riguarda varie test e sperimentazioni e tra questo vi è anche la micromobilità. «Tra tante sperimentazioni, ha affermato, quella dei monopattini ha subito battute d’arresto dovute a decisioni non sempre allineate lungo tutta la filiera che ha gestito l’iter, dalla decisione politica di aderire alla sperimentazione fino all’attuazione tecnica della stessa. La volontà dell’Amministrazione, ha confermato, è quella di fare chiarezza, valutare in quali passaggi ci siano stati problemi, rilevando responsabilità individuali tecniche e politiche. Attendiamo nuove direttive del Ministero utili a fare chiarezza in tutto il Paese su un tema nuovo. L’Amministrazione, ha concluso, vuole continuare ad incidere sulla mobilità in una prospettiva di sostenibilità. Quando ci sono errori si riconoscono»
Deleghe alla Pubblica Sicurezza
L’assessore Roberto Finardi «mi ha comunicato di volere rimettere le deleghe alla Pubblica Sicurezza in forza di un percorso svolto insieme al comandante Bezzon e che si concluderà con l’individuazione del nuovo comandante», continua la sindaca di Torino Chiara Appendino nelle comunicazioni alla Sala Rossa sulle dimissioni del numero uno della polizia municipale Emiliano Bezzon in seguito alle polemiche per le multe ai monopattini elettrici.
Nessuna volontà di allontanarla
«L’assessora Lapietra non era in Aula perché impegnata su altro, nessun motivo politico, non c’è nessuna volontà da parte mia di allontanarla». A precisarlo la sindaca di Torino Chiara Appendino a margine del Consiglio comunale nel quale sono state discusse le dimissioni del comandante della polizia municipale, Emiliano Bezzon, in seguito alle polemiche per le multe ai monopattini elettrici. «Non sta a me entrare nelle sue scelte e la Città lo ringrazia per il lavoro che ha fatto», ha detto Appendino ribadendo che «faremo delle verifiche interne, è evidente che qualcosa non ha funzionato, ma non mi sento di dire oggi chi ha sbagliato. Certamente il comandante Bezzon non dev’essere il capro espiatorio». Appendino ha poi ribadito che «politicamente non ci fermiamo sull’obiettivo della mobilità sostenibile ma abbiamo la responsabilità di far sì che avvenga bene, in sicurezza, con comunicazioni chiare. Da parte mia c’è la volontà di capire cosa abbiamo sbagliato, sia sul lato politico che tecnico, e non mi sottraggo neanche io, in quanto vertice dell’ente. Vogliamo riuscire a dare una risposta nel più breve tempo possibile rispetto alla modalità con cui si può usare il monopattino e ci vorranno ancora 48 ore per dare informazioni certe». La sindaca ha anche ricordato, in un’intervista del Periodico del Consiglio Comunale di Torino che, nonostante Bezzon abbia sempre svolto un ottimo lavoro, il comandante non è stato scelto «sulla base di un rapporto fiduciario, ma attraverso una procedura di selezione con una commissione che ha valutato i curricula pervenuti».