Cronaca Live
Occulta in casa il cadavere mummificato per 17 anni: assolti i figli
La consuocera «mummifica» il cadavere e lo conserva nello sgabuzzino, seduto su uno sgabello.
TORINO – Per 17 anni hanno tenuto in casa, a Borgo San Dalmazzo (Cuneo) il cadavere di una donna, Graziella Giraudo, venerata come una «santona», dopo averlo imbalsamato. Condannati in primo grado, ieri la Corte d’Appello di Torino ha assolto «per non aver commesso il fatto» Aldo e Alfio Pepino, rispettivamente marito e figlio della «santona». L’accusa era di occultamento di cadavere.
Assolta anche la sorella del genero
Assolta anche Elda Allinio, sorella del genero della «santona», accusata di favoreggiamento. Il pg Giancarlo Avenati Bassi, ha chiesto il non doversi procedere per prescrizione. «Aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza, ma per ora siamo molto soddisfatti», commentano l’avvocato MicheleForneris. «È stata riconosciuta la natura istantanea del reato – aggiunge – cioè tutto quello che è successo dopo la morte della donna, è stato giudicato non rilevante».
Non si avevano più notizie dal 1996
Nel 1995 la «santona» decise di andare via di casa lasciando marito e figli. Dall’anno successivo, di Graziella Giraudo non si ha più alcuna notizia. Solo successivamente si scoprì che morì all’età di 50 anni per cause naturali. Tuttavia, nessuno dei familiari aveva mai denunciato il decesso, compresa la sua consuocera – Rosa Giraudo – che condivideva l’appartamento con lei. Fu proprio la morte di Rosa, avvenuta nel 2013, a portare alla luce una situazione che durava da anni: i figli scoprirono il corpo della donna, perfettamente conservato, sulla sedia di uno sgabuzzino. La mano del cadavere era stata appositamente sollevata nell’atto di benedire.
Nessun cattivo odore
Pare che Rosa Giraudo, deceduta a 68 anni a causa di un tumore, avesse conservato benissimo il cadavere a tal punto che non emanava nessuno odore. Anzi: era cosparsa di oli volatili e canfora. Non è chiaro il motivo per cui sia stato occultato il corpo della donna, considerando che non riceveva nessuna pensione o altri sussidi. Pare, tuttavia, che alcune persone arrivassero da tutta Italia per chiedere consulti e preghiere alla Santona.