Cronaca Live
Pestato a sangue con bastoni per “fargliela pagare”, ma sbagliano persona
Un quarantenne di Nichelino (TO) è stato picchiato a sangue con l’uso di bastoni nel parcheggio del Centro commerciale Castello. Ma i Carabinieri scoprono che c’è stato un errore di persona
NICHELINO – Un uomo di 40 anni è stato pestato a sangue per errore a Nichelino (TO). Gli aggressori si sono accaniti su di lui senza pietà, usando anche dei bastoni. Ha seriamente rischiato di morire (per nulla) ed è finito in ospedale con 30 giorni di prognosi. Ma non era la persona da “punire”.
La violenza inaudita
Secondo la ricostruzione fatta dai Carabinieri, la vittima è stata bloccata da due sconosciuti tra le auto parcheggiate al Centro commerciale Il Castello di Nichelino (TO). Dopo di che, lo hanno pestato senza pietà, e avrebbero usato anche dei bastoni per essere sicuri di “dargli una lezione”.
L’assurda verità
Le successive indagini dei Carabinieri avrebbero tuttavia rivelato una assurda verità: l’uomo picchiato dagli sconosciuti in realtà non sarebbe colui che stavano cercando e che doveva essere l’obiettivo dell’aggressione. Si tratterebbe pertanto di uno “spiacevole” scambio di persona, e di una vittima innocente.
Gli accertamenti
I militari dell’Arma stanno ancora compiendo gli accertamenti per ricostruire la vicenda e identificare i responsabili dell’aggressione. L’episodio, avvenuto vicino all’incrocio con via Casalegno ha turbato la popolazione della cittadina, che teme un ritorno a fatti di sangue come non accadevano da tempo.
Uno sarebbe stato identificato
Due giorni dopo l’aggressione, i Carabinieri avrebbero fermato un uomo di 40 anni che abita poco lontano dal Centro commerciale, nelle case popolari di via Parri. L’uomo è stato denunciato per lesioni aggravate, ma pare si sia dichiarato subito estraneo ai fatti. Tuttavia, i carabinieri sarebbero in possesso di prove inconfutabili che indicherebbero lui, insieme a un complice (tutt’ora ricercato) l’autore della violenta aggressione. Il movente non è ancora stato chiarito e la spedizione punitiva potrebbe essere stata fatta su commissione.
Immagine di repertorio