Cronaca Live
Piemonte, quasi 8.000 contagiati, 662 decessi. Terapia intensiva aumentata del 94%
45 nuovi decessi causati dal Coronavirus. «Siamo tra le prime Regioni d’Italia per incremento dei posti di terapia intensiva»
Sono 54 i pazienti virologicamente guariti e risultati negativi ai due test di verifica. A comunicarlo, l’Unità di Crisi della Regione Piemonte. I pazienti sono così suddivisi su base provinciale: 24 a Torino, 4 ad Alessandria, 5 ad Asti, 7 a Cuneo, 5 a Novara, 5 a Vercelli, 2 nel VCO e 2 provenienti da altre regioni. Altri 156 sono “in via di guarigione”, cioè risultati negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e attendono ora l’esito del secondo.
45 decessi
45, invece, i decessi di persone positive al test del Coronavirus: 14 in provincia di Torino, 6 nel VCO, 4 nell’Alessandrino, 2 nel Cuneese, 6 nel Biellese, 6 nel Novarese, 7 nell’Astigiano. Il totale è, perciò, di 662 deceduti: 213 a Torino, 141 ad Alessandria, 30 ad Asti, 64 a Biella, 41 a Cuneo, 93 a Novara, 28 a Vercelli, 41 nel Verbano-Cusio-Ossola, 11 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Le persone contagiate in Piemonte
7920 persone contagiate dal Coronavirus in Piemonte di cui circa la metà (3.772) in provincia di Torino: 1.223 in provincia di Alessandria, 324 in provincia di Asti, 428 in provincia di Biella, 571 in provincia di Cuneo, 676 in provincia di Novara, 425 in provincia di Vercelli, 314 nel Verbano-Cusio-Ossola, 77 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 110 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 442. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 22.829, di cui 13.690 risultati negativi.
Terapia intensiva aumentata del 94%
Dall’inizio dell’emergenza la Regione Piemonte ha incrementato del 94 per cento i posti di rianimazione intensiva, passando dagli originari 287 agli attuali 554. La media nazionale è invece del 64 per cento. «Siamo tra le prime Regioni d’Italia per incremento dei posti di terapia intensiva – dichiara l’assessore Luigi Icardi – All’inizio dell’emergenza avevamo una disponibilità tra le più basse a livello nazionale, ma il sistema sanitario piemontese ha compiuto uno sforzo senza precedenti. Stiamo parlando infatti della battaglia più importante e che ci vede in prima linea tutti i giorni», conclude Icardi.