Cronaca Live
Rogo alla Thyssen Krupp: perché i manager sono ancora in libertà?
Nonostante la condanna, i manager sono ancora in libertà. La Corte Europea contro Italia e Germania
TORINO – La Corte europea dei diritti umani ha avviato un procedimento contro Italia e Germania sul caso del rogo dello stabilimento della Thyssen Krupp a Torino il 6 dicembre 2007. Sono stati i parenti delle vittime e uno dei sopravvissuti, Antonio Boccuzzi, a rivolgersi alla Corte di Strasburgo, accusando i due governi di aver violato i loro diritti, in particolare quello al rispetto della vita, perché nonostante una sentenza di condanna dei tribunali italiani nel2016 di due manager tedeschi, questi restano in libertà.
Omissioni e ritardi delle autorità
Secondo i ricorrenti, in tutto 26, la violazione del loro diritto alla vita deriverebbe «dalle omissioni e i ritardi delle autorità italiane e tedesche nel dare esecuzione alla sentenza di condanna dei due manager». I ricorrenti affermano anche di non aver altro modo, se non attraverso la Corte di Strasburgo, per far valere i loro diritti nei confronti di Roma e Berlino. Il ricorso era arrivato a Strasburgo il 12 aprile dello scorso anno.