Cronaca Live
Stretta a Torino per movida e dehors: cosa cambierà in città
Arriva una stretta a Torino per la movida e i dehors. Ecco come e cosa cambierà in città
La movida a Torino è un tema scottante e importante, visto cosa continua ad accadere in alcune zone della città, come per esempio in piazza Santa Giulia, dove sabato scorso ci sono di nuovo stati assembramenti, baldorie, schiamazzi e persino i fuochi artificiali. Per questo, il sindaco Lo Russo ha annunciato che ci sarà un tavolo a cui siederanno tre assessori.
Lavorare a un piano d’emergenza
Poiché la movida incontrollata è un problema che coinvolge tutti i cittadini, volenti o nolenti, è necessario agire con fermezza, ed elaborare un piano d’emergenza e a lungo termine che sappia dare le risposte che, in passato, non sono state date – così come sottolineato dal sindaco di Torino.
Altra soluzione è quella di sfruttare le aree dismesse per dirottare il popolo della movida: zone “sicure” e lontano dalle abitazioni dei cittadini che hanno diritto alla tranquillità, al riposo e alla sicurezza – conservando allo stesso tempo il diritto al divertimento.
Cosa si farà nell’immediato
Ma se utilizzare le aree dismesse può essere un discorso più a lungo termine, nell’immediato, secondo l’amministrazione comunale, si potrà agire per esempio sugli orari della movida, che sarebbero anticipati – affinché si inizi prima e si finisca prima. Per questo potrebbero cambiare gli orari di vendita degli alcolici, dell’inizio di eventi o concerti.
Dopo il 1° aprile, quando finirà il “liberi tutti” attivo per far fronte all’emergenza sanitaria, se le cose non cambieranno, potrebbe essere revocato il decreto che concede ai locali di avere grandi dehors negli spazi adiacenti (che convogliano gli avventori all’esterno). Allo stesso tempo, potrebbero tornare in vigore le tasse per l’occupazione del suolo pubblico – cosa che non tutti potranno permettersi.
La repressione
Se episodi come quelli di sabato scorso continueranno a verificarsi, ci sarà la possibilità che aumentino i controlli da parte delle Forze dell’Ordine, e i cosiddetti “pattuglioni”, ossia i presidi interforze a pattugliamento delle piazze cittadine – specie quelle più frequentate dal popolo della movida. Nel frattempo, ieri sera si è svolta la prima riunione operativa dei comitati anti-movida in cui si è paventata la possibilità di organizzare un sit-in di protesta lunedì 13 dicembre sotto Palazzo Civico, durante lo svolgimento del Consiglio comunale.