Cronaca Live
TNE vuole «sfrattare» il campo volo di Collegno. Qualcuno salvi 100 anni di storia
Il campo volo rappresenta 100 anni di storia. Ma TNE vuole “sfrattarlo” per avviare attività più remunerative
TORINO – Negli ultimi 60 anni, grazie a un contratto in comodato d’uso, il campo volo di Collegno non ha mai dovuto pagare un affitto. D’altro canto, Gianni Agnelli è stato presidente onorario dal 1950. Si può quasi affermare che il campo volo fosse parte dell’impero Fiat. In questa sede i primi velivoli italiani sono stati testati e sperimentati, centinaia – se non migliaia – di persone hanno trascorso gran parte della loro vita. Qui, hanno costruito i loro sogni. Non si può neppure dimenticare che l’aereo del Grande Torino – schiantatosi a Superga – avrebbe dovuto, poco dopo, atterrare proprio lì. Oggi, invece, tante cose sono cambiate e TNE – proprietaria dell’area – intende «sfrattare» l’Aero Club al fine di utilizzare il terreno per attività più remunerative. Ma c’è chi si oppone.
Cento anni di storia non si possono cancellare
«Cento anni di storia non si possono cancellare all’improvviso. Sulla vicenda dell’Aero Club di Collegno deve prevalere il buon senso. Tne in quanto proprietaria dell’area si impegni – come la legge regionale prevede – a considerare il Comune di Collegno e l’Aero Club quali interlocutori indispensabili per definire il progetto che interesserà quell’area. La parola ‘sfratto’ non può essere utilizzata quando è in gioco una storia gloriosa come quella del primo aeroporto di Torino. Su quel territorio insiste un vincolo aeroportuale, quindi non si può fare quello che si vuole, e il Comune di Collegno non permetterà certo che possa diventare oggetto di qualsivoglia attività speculativa. Buon senso, spirito di collaborazione e rispetto della storia devono essere gli elementi imprescindibili per risolvere questa vicenda», conclude Nino Boeti, Presidente del Consiglio regionale del Piemonte.