Covid 19
Torino chiude davvero alle 18:00, ma è la «mazzata definitiva»
I bar e i ristoranti di Torino rispettano il Dpcm, ma «così si chiude una città». Amarezza dei gestori, ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni
TORINO – La città da ieri chiude davvero alle 18:00. I ristoranti e i bar hanno rispettato le nuove disposizioni del Dpcm per il contenimento della pandemia Covid-19. Ma le cose non vanno bene.
Si chiude una città
«Così si chiude una città, così per noi è la mazzata definitiva». A dirlo sono i gestori del Caffè Vittorio, storica caffetteria del centro di Torino, abbassando le saracinesche del locale per rispettare le disposizioni del nuovo Dpcm.
Niente aperitivo, e sale la rabbia
Alle 18 in punto i tanti locali che fanno da cornice a piazza Vittorio Veneto, da sempre luogo di ritrovo per un caffè o un aperitivo, ritirano sedie e tavolini e spengono le luci, in ossequio a quanto disposto dall’ultimo Dpcm. Ma non manca la rabbia: «Non sappiamo più cosa pensare o cosa dire, ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni», commentano mentre ripiegano i tendoni e incatenano le sedie. Anche il vicino Mc Donald’s di via Sant’Ottavio, che aggrega i più giovani, lascia fuori dalla porta dei ragazzi, costretti a ripiegare verso i muretti di Palazzo Nuovo.
Immagine di copertina di repertorio. Foto di Barbara Belusco