Cronaca Live
Torino devastata: tre ore di scontri e saccheggi nella notte di protesta contro il Dpcm
Tre ore di scontri con le forze dell’ordine a Torino dopo la manifestazione di protesta contro il Dpcm. Saccheggi e devastazioni. I Commercianti: “Atti delinquenziali”
Le manifestazioni di protesta contro il nuovo Dpcm organizzate ieri a Torino, checché se ne dica, sono degenerate e sfociate in atti di vandalismo, saccheggio e devastazione a causa di alcuni elementi, mischiati a tanti cittadini perbene. A farne le spese non solo i cittadini onesti, ma anche i commercianti – che sono già duramente colpiti.
Danni ingenti
Ammontano a decine di migliaia di euro i danni causati dai violenti che ieri sera hanno devastato il centro di Torino durante le proteste anti Dpcm, con via Roma e via Po che questa mattina sembrano un ‘campo di battaglia’, tra vetrine infrante e cassonetti dell’immondizia divelti e gettati a terra. Buona parte della refurtiva dei saccheggi è stata recuperata dalle forze dell’ordine, che conta tra le sue fila una decina di feriti.
Arresti e denunce
L’attività investigativa degli inquirenti è tuttora in corso per identificare i facinorosi che hanno scatenato le violenze tra delinquenti comuni, ultrà, esponenti dei centri sociali e antagonisti. Sono in corso i sopralluoghi della polizia scientifica nei negozi saccheggiati.
Il bilancio, al momento, parla di dieci arresti e quattro denunce per i saccheggi in via Roma, da Gucci e Louis Vuitton, e di un arresto e una denuncia per gli incendi di cassonetti e masserizie avvenuti in piazza Cavour e via San Massimo.
Vandali in azione
Gli atti di violenza e saccheggio a Torino sono durati circa tre ore, dopo le due manifestazioni di protesta di piazza Castello e piazza Vittorio Veneto. Se prima le manifestazioni erano iniziate in modo pacifico, alcuni facinorosi hanno pensato bene di far scoppiare la violenza. Dodici i fermati dalla Polizia.
I video che testimoniano gli atti delinquenziali
Il resoconto dei fatti della Questura di Torino
Di seguito, il resoconto dei fatti pervenutoci dalla Questura di Torino.
Ieri sera a Torino, in Piazza Vittorio Veneto e in Piazza Castello, si sono svolte due manifestazioni parallele contro le misure governative di contenimento dell’emergenza epidemiologica.
L’afflusso dei manifestanti è iniziato alle ore diciannove, circa 2.500 i partecipanti. L’iniziativa ha da subito mostrato un duplice volto: da un lato commercianti, ristoratori e piccoli imprenditori che hanno espresso pacificamente il loro dissenso; dall’altro un folto gruppo di persone, parzialmente travisati, con atteggiamenti manifestamente aggressivi e provocatori.
Ben presto la componente violenta della manifestazione ha preso il sopravvento, iniziando a lanciare sassi, bombe carta, bottiglie in direzione delle Forze dell’Ordine schierate a presidio di Piazza Castello. I facinorosi sono stati identificati dalla Digos della Questura di Torino: si tratta di appartenenti alle frange ultrà della Juventus e del Torino, delinquenti comuni, molti con numerosi precedenti di polizia. Tra i violenti, nessuno è risultato essere commerciante o proprietario di un’attività commerciale, a riprova della netta distinzione tra quanti hanno manifestato legittimamente e quanti hanno inteso strumentalizzare il dissenso con l’intento di creare disordini e scontri con le FF.OO.
Dal ritrovo in Piazza Castello, i facinorosi già delle ore venti hanno tentato di assaltare il palazzo della Regione, saldamente presidiato dalle Forze dell’Orine. Gruppi di incappucciati si sono quindi riversati nelle strade del centro per saccheggiare e devastare diversi negozi, in particolare di Via Roma e via Lagrange. Attaccati anche bar e ristoranti. Contemporaneamente altri manifestanti hanno percorso via Po con l’intento di infiltrarsi nella manifestazione in Piazza Vittorio; altri ancora hanno appiccato il fuoco vicino al Teatro Regio, incendiando masserizie, cassonetti e monopattini.
Due ore di scontri intensi, durante i quali i gruppi di violenti si sono mossi con una strategia precisa: quella di dispendere la forza impiegata nel dispositivo di ordine pubblico che invece ha resistito, mantenendo la tutela degli obiettivi sensibili e soprattutto impedendo ai violenti di riversarsi in Piazza Vittorio, così da tenere separati gli scenari delle due manifestazioni.
Le FF. OO, hanno risposto alla violenza con diverse cariche di alleggerimento e lacrimogeni che non hanno causato feriti tra i manifestanti. Sono dieci, invece, i feriti tra le Forze dell’Ordine.
La risposta della Questura di Torino non si è fatta attendere. Il dispositivo di ordine pubblico è stato integrato dall’azione dell’U.P.G.S.P. che ha permesso di recuperare una parte consistente della merce sottratta ai negozi delle vie del centro e di arrestare cinque persone per furto aggravato e resistenza aggravata a pubblico ufficiale. Altre due sono state denunciate a piede libero per furto.
La Digos della Questura di Torino ha inoltre arrestato cinque persone per resistenza, lesioni aggravate a P.U. e danneggiamento in concorso, altri due denunciati, appartenenti a gruppi ultrà, per gli stessi reati.
Il bilancio complessivo è di 10 arresti e 4 denunciati. Continua però l’attività investigativa della Questura di Torino che in questo momento sta visualizzando centinaia di telecamere di sorveglianza e svolgendo sopraluoghi finalizzati all’individuazione di ulteriori responsabili.
Immagine di copertina credit: screenshot video Corriere.it-Tv
Alessandro
27 Ottobre 2020 at 14:56
Cambiate il titolo per piacere, i veri manifestanti non c’entrano nulla con quanto accaduto causato dai centri sociali, il vostro è un titolo di cattivo gusto nei confronti di chi stà patendo questo periodo