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Torino, fallimenti per oltre 40 milioni: 3 arresti e 16 indagati

Il procedimento si innesta sulle vicissitudini di 3 società piemontesi legate al mondo dell’editoria

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Bancarotta fraudolenta Torino

TORINO – Tre imprenditori sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza, nell’ambito di una inchiesta della Procura di Torino, per reati connessi a fallimenti per oltre 40 milioni di euro. Una cinquantina i militari del Nucleo di Polizia economico-finanziaria impegnati nell’operazione ‘Icaro’, che ha portato le fiamme gialle ad effettuare numerose perquisizioni tra Torino, Forte dei Marmi, La Spezia, Massa Carrara, Milano, Pescara e Roma.

16 indagati

Sono 16 gli indagati. Il procedimento si innesta sulle vicissitudini societarie delle aziende Piemonte Printing, dichiarata fallita dal Tribunale di Torino il 13 febbraio 2015, Sepad (fallita nella stessa data) e Nuova Sebe (26 luglio 2016). Tra gli indagati figura anche il commercialista Stefano Ambrosini, ex presidente di Finpiemonte, il quale, secondo le prime notizie, avrebbe ideato e predisposto piani di concordato in assenza delle condizioni di fattibilità.

Le accuse

Al centro dell’inchiesta, tre società collegate tra loro, tutte operanti nella stampa di quotidiani e settimanali di importanza nazionale. Gli imprenditori, secondo l’accusa, avrebbero realizzato una riorganizzazione degli assetti societari finalizzata ad accentrare tutta la crisi su una società, quindi svuotato dei beni le società collegate, già fortemente indebitate, lasciandole prive di prospettive e con patrimoni netti negativi e ritardando il momento di emersione della crisi.

Immagine di copertina su Licenza Creative Commons – Crediti: Corvettec6r

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