Torino scalpita: vogliamo riaprire. Boom di richieste

Conto alla rovescia: la Fase 2 si avvicina. Oggi dovrebbe anche essere presentato in nuovo Dpcm con le misure e le linee guida da seguire da lunedì 27 aprile e poi dal 4 al 18 maggio. Nel frattempo, però, le aziende di Torino e provincia scalpitano per riaprire. Basti pensare che in una sola settimana sono state presentare mille domande in più alla Prefettura di Torino.

La voglia di tornare al lavoro

L’anomalia causata dall’emergenza Coronavirus e il lockdown hanno fatto scattare un’inaspettata voglia di tornare al lavoro. In questi giorni, ma soprattutto da domani per altri settori aziendali, si sono aperti i cancelli per preparare tutto in vista della ripresa delle attività della Fase 2. Così, analizzando i numeri in possesso della Prefettura, si scopre che sono già 3.088 le autocertificazioni – oltre di mille in più dalla scorsa settimana. Il controllo delle domande, e dell’autocertificazione, è stato affidato alla Guardia di Finanza.

L’allarme dei sindacati

La ripresa delle attività, se da un lato è attesa da molti, dall’altro desta preoccupazione da parte dei sindacati, i quali denunciano di non aver ricevuto i dati sui controlli che dovrebbero essere stati eseguiti da Nas, Ispettorato del Lavoro e Spresal (per la sicurezza sul lavoro). La preoccupazione è che per le aziende che non rispettino le misure di sicurezza decise dai protocolli sia prevista soltanto una sanzione amministrativa – mentre si rischia la salute dei lavoratori e un ritorno dei contagi. Anche dopo l’annuncio del Governo della messa a disposizione di 47 milioni di mascherine per le Regioni, per i sindacati soltanto in Piemonte ne servirebbero 80 milioni al mese. E, da domani, il lavoro riprende alla FCA dove torneranno al lavoro 250 persone per la 500 elettrica. Vedremo cosa accadrà.

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