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Torino, traffico di anabolizzanti: coinvolti atleti, palestre e negozi di integratori

Venivano venduti illegalmente attraverso diversi canali social tra cui Whatsapp e Telegram in chat criptate. Alcuni farmaci erano destinati a uso veterinario

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TORINO – 32 persone coinvolte e 210 decreti di perquisizione. Sono questi i risultati di una complessa e articolata attività investigativa del NAs di Torino che ha eseguito 3 Ordinanze di Custodia Cautelare. L’indagine origina da una precedente attività investigativa nella quale numerosi bodybuilder agonisti del torinese erano stati trovati in possesso di un ingente quantitativo di farmaci anabolizzanti, approvvigionati anche mediante l’uso di applicazioni su smartphone. La minuziosa attività di analisi di messaggistica su noti applicativi di chat on-line contenute su tali dispositivi consentiva di risalire ad una fitta rete dedita al traffico di sostanze dopanti, su tutto il territorio nazionale, individuando alcuni strategici trafficanti e diversi spacciatori che operano su larga scala. In particolare, a seguito di alcune preliminari perquisizioni mirate  a carico di soggetti ritenuti centrali, è stato rinvenuto e sequestrato un ingente quantitativo di farmaci anabolizzanti, definendo investigativamente tre distinti filoni di fornitura, che confluivano sul medesimo soggetto, rispettivamente insistenti in Puglia, Sicilia e Veneto.

Profilo facebook civetta

I tre canali erano gestiti mediante profili facebook “civetta”, nel quale erano illustrati e pubblicizzati farmaci anabolizzanti al fine di attrarre il potenziale cliente il quale, dopo un primo contatto, veniva indirizzato su una chat criptata. Tutti i pagamenti avvenivano tramite carte Postepay e bonifici Western Union. Le spedizioni dei plichi venivano effettuate tramite ignari servizi di corriere espresso. 

Farmaci con obbligo di prescrizione medica a uso veterinario

I farmaci oggetto di traffico sono medicinali contenenti principi attivi ad effetto anabolizzante (con obbligo di prescrizione medica), alcuni  dei  quali  destinati all’uso veterinario e in gran  parte non commercizzabili sul territorio nazionale. I quadri sanzionatori sul commercio illecito e la somministrazione di tali farmaci, sostanzialmente di provenienza straniera, sono disciplinate dalla Legge 376/2000 sul contrasto al doping e dal DPR 309/90, testo unico sugli stupefacenti: a tal riguardo al fine di dimostrare come tali traffici siano “contigui” a quelli riconducibili alle più consuete sostanze stupefacenti, vi è da riportare che nell’ambito dell’attività investigativa, è stato effettuato, a latere dell’indagine principale, anche un rilevante sequestro di sostanze stupefacenti (5 kg. di marijuana e hashish).

Contrasto al doping

Meritevole di approfondimento è anche il campo d’azione dell’indagine che ha interessato anche l’ambito internazionale. Infatti sono stati effettuati accertamenti sui canali di fornitura esteri, eseguiti con la collaborazione di EUROPOL quale agenzia di cooperazione internazionale delle Forze di polizia. L’attività d’indagine odierna, si inserisce nell’ambito di una vasta azione/operazione di contrasto al doping, sviluppata e coordinata a livello europeo proprio da EUROPOL, nella quale i Carabinieri dei NAS rivestono il ruolo di co-leader sulla scorta dell’expertise di eccellenza maturata nel settore e riconosciuta nei consessi internazionali.   

Lo stesso EUROPOL ha fornito di supporto attivo all’operazione con l’impiego di proprio personale operativo e di analisi criminale mediante che un VMO (Virtual Mobile Office) da remoto (a causa dell’emergenza pandemica in corso) che ha consentito in tempo reale l’effettuazione di riscontri operativi immediati in tutto il territorio europeo.

Le persone coinvolte

Tutti i 210 soggetti oggetto di interesse operativo, risultano ben inseriti negli ambienti sportivi (palestre, personal trainer, body builder, negozi di integratori alimentari, operatori della sicurezza), sia a livello nazionale che internazionale,  con precedenti specifici nel campo del doping. Di questi:

  • 74  atleti  agonisti iscritti a federazioni sportive;
  • 11 titolari di palestre (su tutto il territorio nazionale);
  • 4 titolari di negozi di integratori alimentari (su tutto il territorio nazionale).
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