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Valanga sopra Sestriere, addio “Cala” e Patrick: morti i due scialpinisti Cimenti e Negro

Morti i due scialpinisti Carlo Alberto (Cala) Cimenti e Patrick Negro a seguito della valanga a Sestriere in Alta Valle di Susa

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Morti scialpinisti a Sestriere

TORINO – Sono morti i due scialpinisti dispersi sotto una valanga al confine tra i comuni di Cesana e Sauze di Cesana. I corpi di Carlo Alberto Cimenti, che avrebbe compiuto 46 anni domenica, e di Patrick Negro sono stati individuati e recuperati dal Soccorso Alpino.

La valanga

Entrambi di Pragelato, si stavano dirigendo verso la Valle Argentera, al Sestriere, quando sono stati travolti tra Cima del Bosco e Col Chalvet. Ad allertare i soccorsi i familiari di ‘Cala’, noto nel mondo dell’alpinismo per le sue imprese estreme.

Cimenti era già scampato alla morte

Cimenti era già scampato alla morte in Pakistan, sul Gasherbrun VII nel luglio 2019. Oggi sono tantissimi i commenti social sulla sua pagina Facebook. “Che la neve ti sia lieve”, “Non ci posso credere, non ho parole”. “Ci hai fatto sognare… grazie per le belle emozioni”. Le sue ultime foto sulle pagine social, postate ieri, lo ritraggono sorridente durante un fuoripista a Prali. «Oggi mi sono dilettato in una nuova tipologia di selfie: i selfie in movimento ispirato da uno scenario sempre magico», scriveva ‘Cala’ nel suo ultimo post.

Il suo esempio non muore

«Cordoglio unanime del mondo della montagna» per Carlo Aberto ‘Cala’ Cimenti, l’alpinista morto ieri sotto una valanga in alta Valle di Susa con il compagno Patrick Negro. «Una notizia tristissima», commenta Marco Bussone, presidente dell’Uncem, l’Unione nazionale dei comuni, comunità ed enti montani.

«Cala Cimenti era un amico di Uncem e aveva partecipato più di una volta al Cuneo Montagna Festival, promosso da Uncem con il Comune di Cuneo, oltre a tantissimi eventi del mondo dell’alpinismo e della montagna – ricorda Bussone – Due persone che avevano stima e affetto tra i colleghi, tra tutti noi, tra chi ama la montagna, l’alpinismo, i versanti innevati. A 45 anni, Cala era uno degli alpinisti professionisti più conosciuti al mondo. Da sempre si occupava di freeride per il comprensorio di Prali. Cala e Patrick ci mancheranno. Uncem ne è certa: il loro esempio e il loro amore per le Montagne non muoiono».

Lutto cittadino

«Una grave tragedia per l’intera comunità di Pragelato. La notizia della scomparsa dei due alpinisti ha raggelato il paese», aggiunge Giorgio Merlo, sindaco di Pragelato, dove i due alpinisti vivevano. Cimenti, ricorda Merlo, «è stato definito più volte una ‘leggenda dell’alpinismo’. Uno degli alpinisti professionisti molto noto nel settore e conosciuto in tutto il mondo. E Patrick Negro, cittadino di Pragelato, una persona molto nota nel paese per la sua storica dedizione al volontariato – dal 118 al Soccorso alpino – e grande esperto nel mondo dello sci. Nei prossimi giorni sarà indetto il lutto cittadino a Pragelato».

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