Curiosità
Al ristorante Opera di Torino arriva il primo menù etico
Vengono serviti solo cibi «cruelty free» e non dannosi per l’organismo
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TORINO – Stefano Sforza, chef del ristorante Opera di Torino, aperto meno di un anno fa dall’imprenditore Antonio Cometto, aderisce alla campagna Wwf (hashtag #iocambiomenu) e rimuove i piatti con l’anguilla e la rana pescatrice. Bandito il foie gras per «l’innegabile crudeltà con la quale sono trattate le oche» e «in via di completa sostituzione lo zucchero semolato per i trattamenti invasivi che subisce».
#iocambiomenu
«Come chef – spiega Sforza – non sono preoccupato per l’assenza di certi prodotti nel menu. La loro eliminazione ha dato il via a una stimolante ricerca per sostituirli. La linea quando si decide di non utilizzare più una materia prima, è quella della sostituzione, non del cambio radicale di un piatto. Un’ottima variante alla rana pescatrice è quella del lucioperca, un pesce d’acqua dolce delicato e versatile».
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Menù etico di Stefano Sforza al ristorante Opera di Torino
«Il menu etico è solo un punto di partenza, ci auguriamo che tanti ristoratori, chef, e soprattutto i clienti, abbracceranno la causa e opteranno per un consumo più attento», conclude Cometto.
Foto (C) Ristorante Opera Torino