Curiosità
Addio alla storica libreria Paravia di Torino, la più antica di Torino e la seconda d’Italia
La Libreria Paravia di piazza Arbarello a Torino ha chiuso il 28 dicembre per le feste, e non ha più riaperto, segnando la chiusura definitiva. Le persone hanno cambiato abitudini
Era la seconda libreria più antica d’Italia e la più antica di Torino. Purtroppo, però, ora è definitivamente chiusa. In tantissimi sono rimasti sconcertati dall’annuncio della sua chisura. Tra i tanti – troppi – motivi per questa sofferta decisione, anche il cambio delle abitudini della gente.
Chi non ricorda Paravia?
Chi, dei torinesi un po’ più in là con gli anni, non ricorda Paravia, la libreria di via Garibaldi che per molto tempo ha accompagnato la voglia di leggere di tantissime persone? Un giorno, però, dopo quasi 200 anni Paravia trasloca da via Garibaldi a piazza Arbarello. Non tanto distante, in verità. Tuttavia, il passaggio dei clienti si riduce – probabilmente per una mera questione di posizionamento: via Garibaldi è caratterizzata da un intenso passaggio pedonale, mentre piazza Arbarello è più caratterizzata da un intenso traffico di veicoli e difficoltà a parcheggiare. Fatto sta, un po’ per questo e un po’ per l’agguerrita concorrenza delle aziende online e di colossi come Amazon, dopo la chiusura per le feste, il 28 dicembre 2019, Paravia non ha più riaperto. E ora è ufficiale: è chiusa per sempre.
La triste notizia della chiusura di Paravia
È dunque un triste capitolo quello della chiusura definitiva della libreria Paravia di Torino: un’altra gemma preziosa che la città perde per sempre. L’annuncio della chiusura, le proprietarie della libreria – Nadia e Sonia – lo hanno dato sulla loro pagina Facebook. «La foto che abbiamo postato il 28 dicembre ritrae il volto sorridente dei nostri ULTIMI clienti del 2019, ma, e siamo qui ad annunciarlo, anche della storia della NOSTRA LIBRERIA – scrivono in un post le due sorelle – Abbiamo ereditato da nostro PAPÀ questo affascinante mestiere e abbiamo investito TUTTE le nostre energie per cercare di farlo nel MIGLIOR modo possibile. Vogliamo ringraziare i CLIENTI che siamo riuscite ad avvisare di persona e che ci hanno dimostrato stima e affetto: ci avete commosso! Grazie a tutti coloro che non sono passati ultimamente da queste parti, ma che negli anni ci hanno scelte e sostenute». Un addio malinconico, che fa trasparire tutta l’amarezza per una chiusura “imposta”: dalle nuove congiunture del commercio, dalla fatica di tirare avanti con un esercizio commerciale fisico e dal cambiamento delle abitudini dei lettori (sempre più pochi) che oggi si affidano alle librerie online.
Grazie a…
Le due “sorelle Paravia”, sempre sulla loro pagina Facebook, ringraziano di cuore tutti i clienti, gli autori, gli editori, i distributori e tutti coloro (compresa la mamma) che le hanno sostenute in questi anni – anche economicamente, per poter resistere. Ma, alla fine, hanno dovuto deporre le armi, perché questa guerra non aveva più senso di essere combattuta – almeno non così.
“Colpa” di Amazon
Uno dei motivi che hanno affossato la libreria Paravia pare sia il “nuovo” modo di leggere, che da quando ci sono le librerie online, e in particolare Amazon, è diventato sempre più diffuso. Secondo le titolari proprio la politica commerciale del colosso di Seattle ha cambiato per sempre le sorti delle librerie “classiche”: i forti sconti, la comodità del libro direttamente a casa o dello scaricare immediatamente la copia elettronica (Kindle) hanno allontanato molti clienti dalle librerie. In più, le spese sempre più alte spesso costringono a scelte obbligate, che a non tutti piacciono. L’alternativa diviene pertanto una sola: la chiusura. E così è stato. E anche a Torino sarà sempre più difficile trovare realtà storiche e di qualità che hanno contraddistinto per secoli la nostra città.
VEDI ANCHE: Torino, addio all’edicola di Piazza Statuto.
e Dopo 20 anni il Mercatino del libro ritrovato chiude per una maxi multa.
Credit di tutte le immagini: (c) Paravia.