Curiosità
È a Torino il prossimo “esploratore” di Marte
E’ arrivata a Torino, Kazachok, la piattaforma che dovrà scendere su Marte nella missione ExoMars 2020
Da qualche giorno è arrivata in Italia, e più precisamente a Torino, la piattaforma “Kazachok”. Il nome, che ricorda la danza popolare russa, si riferisce alla piattaforma che atterrerà su Marte nella missione ExoMars 2020. La spedizione è organizzata dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e l’Agenzia Spaziale Russa (Roscosmos) ed è indirizzata a cercare tracce di vita sul Pianeta Rosso.
Arrivata a Torino
La piattaforma è stata spedita dalla Russia qualche settimana fa, ed è giunta a Torino a fine marzo. Imballata in un contenitore a prova di contaminazioni biologiche, è stata accolta presso gli stabilimenti di Torino della Thales Alenia Space (Thales-Leonardo). Qui verrà sottoposta ai test finali e all’assemblaggio nella camera super-sterile.
La missione ExoMars
La missione ExoMars già in essere comprende nello specifico due progetti: uno è il Trace Gas Orbiter, che si trova già in orbita intorno a Marte per studiarne l’atmosfera. L’altro comprende la piattaforma Kazachok e il rover Rosalind Franklin, così chiamato in onore della scienziata inglese che diede un contributo fondamentale alla comprensione della struttura del Dna. I due robot atterreranno sul Pianeta Rosso a seguito di un lancio programmato per il 2020. La piattaforma Kazachok avrà un ruolo statico, resterà infatti ferma in un determinato sito per investigare il clima, l’atmosfera, le radiazioni e la possibile presenza di acqua su Marte. Al contrario, il rover si sposterà sulla superficie del Pianeta in esplorazione, eseguendo inoltre diverse ricerche scientifiche.
Entro l’anno l’assemblaggio finale
In attesa del lancio del 2020, durante tutto quest’anno, giungeranno in Italia per l’assemblaggio finale altri componenti, tra cui i sistemi di protezione termica e i moduli del rover. «Ora abbiamo un agenda molto fitta e piena di scadenze per i test e le consegne, sia in Italia che in Francia – ha spiegato all’Ansa François Spoto, responsabile di ExoMars per l’Esa – La coordinazione tra le squadre russe ed europee sarà fondamentale per arrivare al lancio dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, nei tempi previsti».