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Startup torinese sfida Google e propone l’energia del futuro

Grazie al vento presente in alta quota si potrà ottenere molto più facilmente energia elettrica di quanto si è potuto fare fino a ora. I primi prototipi saranno operativi entro la fine dell’anno

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TORINO – Una startup torinese, Windtime, grazie a un finanziamento di Invitalia (Agenzia Nazionale per gli Investimenti) sfida Google nella corsa a catturare energia dal vento in quota. Al posto dei complessi aircraft con generatori elettrici collegati a terra realizzati dalla società Makani di Google, Windtime ha brevettato in diversi paesi, tra cui Cina e Usa, l’uso di «profili rotanti», i Rotokite, che agiscono secondo i principi aerodinamici delle pale di un elicottero.

Prototipi pronti entro fine anno

Completate positivamente le verifiche teoriche del progetto con la società tedesca Enerkite, i primi prototipi saranno operativi entro fine anno. «Nel vento in quota – spiega il fondatore di Windtime, Gianni Vergnano – è presente una energia cinetica centinaia di volte superiore a tutti i fabbisogni attuali. Mentre i generatori eolici tradizionali possono essere usati solo in aree limitate, a partire da 250 metri dal suolo quasi tutta la superficie terrestre, inclusi i mari, diventa utile per la captazione di energia».

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