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Economia - Regione

Bonus RipartiPiemonte per la casa. Le risposte del vicepresidente Carosso ai dubbi dei lettori

Dubbi sul bonus RipartiPiemonte per la ristrutturazione o costruzione della casa? Risponde il vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso

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RipartiPiemonte bonus edilizia

Le risposte del vicepresidente della Regione Piemonte, assessore all’urbanistica, Fabio Carosso ad alcune domande poste dai lettori di Torino Fan e giunte in redazione, fugando alcuni dubbi sul bonus RipartiPiemonte per la ristrutturazione o costruzione della casa. Ecco l’intervista esclusiva.

Le domande e le risposte del vicepresidente Fabio Carosso

Vicepresidente Carosso, il contributo per la ristrutturazione di una casa, appartamento ecc. lo può richiedere e ottenere soltanto il proprietario o anche un inquilino?
«Possono accedere al contributo tutti coloro che possano essere titolari di un istanza edilizia. In particolare, il permesso di costruire per l’esecuzione delle opere edilizie viene rilasciato (ai sensi dell’articolo 11, comma 1 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380), al proprietario dell’immobile o a chi ne abbia titolo per richiederlo. Parimenti, anche l’articolo 23, comma 1, del citato D.P.R. n. 380 del 2001, abilita il proprietario dell’immobile o chi abbia titolo per presentare la segnalazione certificata di inizio attività per la realizzazione degli interventi edilizi minori. Pertanto – precisa Carossi – può accedere al contributo chi è legittimato alla presentazione di un istanza edilizia ovvero chi è titolare di un diritto reale (usufrutto, uso, servitù ecc.) sull’immobile oggetto del titolo abilitativo edilizio, o di un diritto personale di godimento compatibile con l’intervento da realizzare (come per esempio rapporto di locazione-conduzione). Tale diritto deve essere compatibile con la natura dell’intervento richiesto nel titolo abilitativo edilizio».

La stessa cosa dicasi per chi ha una casa o un appartamento in comodato gratuito (per esempio, parente del proprietario?
«Se può essere titolare del titolo edilizio si, secondo quanto precisato con la risposta precedente».

Non è del tutto chiaro il meccanismo: i Comuni ricevono i soldi e poi pagano i professionisti che hanno realizzato le opere di ristrutturazione o costruzione? Il cittadino non deve anticipare nulla (nel caso del 100% di contributo)?
«Il meccanismo prevede che i professionisti prenotino sulla piattaforma messa a disposizione dalla Regione (accessibile al link http://www.mude.piemonte.it/site/moon), il contributo corrispondente al calcolo del costo di costruzione stimato da loro e che al termine dell’istruttoria il Comune confermi la cifra esatta accedendo alla medesima piattaforma. Con la conferma del Comune, la Regione eroga il contributo previsto direttamente al Comune. Il cittadino la cui prenotazione è andata a buon fine non anticipa nulla rispetto al costo di costruzione, tolto l’eventuale saldo della differenza nel caso in cui il costo di costruzione quantificato dal Comune sia maggiore di quello stimato dal professionista».

Ci sono già dei dati sulla presentazione delle domande?
«Nelle prime 24 ore [dell’8 luglio] sono già pervenute 12 domande da parte di privati».

Chi presentasse la domanda nei mesi a venire rischia di rimanere escluso a causa dell’esaurimento dei fondi?
«Non si tratta di un click-day, e la cifra messa a disposizione è di 26 milioni di euro. Tuttavia, è possibile che con l’avvicinarsi della scadenza del bando prevista per il 30 novembre 2020, le risorse a disposizione vadano in esaurimento».

Immagine di copertina credit: pixabay-annca 

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