Economia - Regione
Sostegni, Vaccini, Riaperture: le tre parole per la ripresa di Torino
Il presidente di Confesercenti, Banchieri, «Sono le tre parole chiave per la ripartenza sinora disattese. Invitiamo non solo gli imprenditori ma anche tutti i cittadini a condividerla»
“Sostegni-Vaccini-Riapeture”: sono queste le tre parole chiave della campagna che Confesercenti lancia oggi sulla propria pagina Facebook per sensibilizzare le istituzioni sulla sempre più drammatica situazione che stanno vivendo le imprese del commercio, del turismo e dei servizi.
Tre concetti strettamente collegati tra loro
«Si tratta – spiega Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti di tre concetti strettamente collegati fra di loro: è necessario aiutare le imprese ad affrontare questo difficile passaggio ancora caratterizzato dalle chiusure, di potenziare e velocizzare la campagna vaccinale, di immaginare già ora un piano dettagliato per una riapertura delle attività il prima possibile.
Tutto disatteso sino a oggi
«Purtroppo – prosegue Banchieri – tutto ciò è stato disatteso e finora si sono rivelati fallimentari sia la politica degli aiuti, sia la campagna vaccinale e l’unica ricetta sembra essere quella di prolungare le chiusure. Se le chiacchiere di ministri, commissari e governatori assortiti potessero debellare il virus, l’Italia sarebbe già guarita. Purtroppo, non è così e finora abbiamo assistito a indecorosi comportamenti fatti di insipienza, incompetenza, improvvisazione e incapacità di capire la condizione delle imprese».
Gli aiuti fanno poco
«Per quanto riguarda gli aiuti – sottolinea il presidente di Confesercenti – i soldi del decreto sostegni coprono a malapena il 5% delle perdite di un anno: giusto per pagare qualche bolletta; i vaccini sono pochi e mal distribuiti: circa il 90% degli ultrasettantenni non hanno ancora ricevuto il vaccino. Eppure, solo se si riusciranno a garantire la mobilità delle persone il Paese e le attività economiche potranno ripartire».
È necessario un cambio di passo
«Dunque – continua Banchieri – è sempre più necessario un cambio di passo. Le imprese hanno bisogno di liquidità subito e i loro tempi non sono quelli della politica. Per questo proponiamo che si agisca come in occasione delle chiusure dello scorso novembre: gli allora ristori arrivarono direttamente sui conti correnti degli aventi diritto nel giro di pochi giorni. Questa volta, invece, siano ripiombati nella spirale delle domande da presentare, dei portali da avviare e quindi dei tempi incompatibili con le esigenze delle imprese».
La lunga attesa dei vaccini
«Quanto ai vaccini – commenta Banchieri – siamo ancora in attesa che siano somministrati in modo massiccio, capillare e soprattutto diretti alla categoria a rischio rappresentata dalle persone più anziane: solo così potremo allentare l’emergenza sugli ospedali e avviarci gradualmente alla normalità».
Ci vuole una svolta immediata
«È questione non di mesi o settimane, ma di giorni. Se le imprese e le famiglie non vedranno una svolta immediata, tangibile e concreta l’esasperazione non potrà che crescere. Il tanto invocato senso di responsabilità i cittadini lo stanno dimostrando tutti i giorni da oltre un anno: non mi pare che le istituzioni a qualsiasi livello possano dire altrettanto. Nel frattempo, è urgente stabilire un piano di riapertura in sicurezza delle imprese ora chiuse che offra almeno qualche certezza in più. La nostra campagna – conclude Banchieri – vuole essere un contributo alla sensibilizzazione su questi temi: invitiamo non solo gli imprenditori ma tutti i cittadini a condividerla».
Per aderire alla campagna di Confesercenti Torino e Provincia a sostegno della ripartenza si può utilizzare il nostro #motivo sull’immagine del proprio profilo Facebook. Cliccare su http://bit.ly/Riaperture_2021 o cercare “Sostegni Vaccini Riaperture” tra i motivi per l’immagine del profilo di Facebook.