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E’ ufficiale: Torino perde il Salone dell’Auto. Appendino pensa alle dimissioni

La rabbia di Appendino in seguito alle dichiarazioni di Montanari e alla mozione firmata dal movimento 5 stelle

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TORINO – La nostra città dice addio al Salone dell’Auto che il prossimo anno si trasferirà in Lombardia. Ad annunciarlo una nota degli organizzatori in cui si precisa che «la sesta edizione del Salone dell’Auto all’aperto Parco Valentino si svolgerà in Lombardia dal 17 al 21 giugno 2020».

Salone dell’auto in collaborazione con Aci

«Seguendo la nostra vocazione innovativa – spiega il presidente Andrea Levy – abbiamo scelto per il 2020 di organizzare la sesta edizione in Lombardia in collaborazione con Aci. Sarà un grande evento internazionale, all’aperto e con una spettacolare inaugurazione dinamica a Milano nella giornata di mercoledì 10 giugno 2020».

Una collaborazione durata 5 anni

Levy ringrazia «la Città di Torino per aver collaborato in questi 5 anni alla creazione di un evento di grande successo, capace di accendere sulla città i riflettori internazionali». Nella nota si anticipa che i dettagli del nuovo progetto e il nuovo logo saranno svelati a settembre in una conferenza stampa ufficiale congiunta con le amministrazioni dei comuni coinvolti.

Il vicesindaco Montanari e le frasi “incriminate” sul Salone dell’Auto

«Fosse stato per me, il Salone al Valentino non ci sarebbe mai stato. Anzi, nell’ultima edizione ho sperato che arrivasse la grandine e se lo portasse via. Sono stato io a mandare i vigili per multare gli organizzatori», avrebbe dichiarato a La Stampa il vicesindaco Guido Montanari. Ma poi, sulla sua pagina Facebook smentisce e nega di aver pronunciato quelle frasi. Inoltre, sostiene di essere stato travisato: «Ho sempre ritenuto che il Salone dell’auto sia una ricchezza della città – precisa sul suo post FB – e che si possa fare al Parco del Valentino con una mediazione tra esigenze degli organizzatori e fruizione del parco». Montanari fa anche notare che le sue sarebbero soltanto «pretese dichiarazioni usate per giustificare un abbandono dei promotori da Torino». E che comprende inoltre «lo sconcerto e il disappunto della Sindaca», scusandosi «per aver dato pretesto a polemiche strumentali».

La rabbia della sindaca Appendino

Chiara Appendino si è dimostrata più che furiosa per quanto accaduto, a tal punto da attaccare duramente Guido Montanari e pensare alle dimissioni. «Senza sottrarmi alle mie responsabilità, mi riservo qualche giorno per le valutazioni politiche del caso». E continua: «Sono furiosa per la decisione del comitato organizzatore del Salone dell’Auto di lasciare Torino dopo 5 edizioni di successo. È una scelta che danneggia la nostra città, a cui hanno anche contribuito alcune prese di posizione autolesioniste di alcuni consiglieri del Consiglio Comunale e dichiarazioni inqualificabili da parte del vicesindaco». Ricordiamo che la sindaca ha fatto di tutto per far in modo che la manifestazione continuasse a svolgersi a Torino. Ma una mozione firmata da nove consiglieri M5S ne bocciava l’allestimento. Lei si era dichiarata pronta a votare contro la mozione, ma pare che tutto ciò non sia stato sufficiente per far tornare gli organizzatori sui loro passi: dal prossimo anno il Salone dell’Auto si svolgerà in Lombardia.

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