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Fase 3: cosa potremo fare e chi riapre. Le nuove regole
Con la Fase 3 si potrà tornare a fare alcune delle cose che si facevano prima: non tutte, e con alcune limitazioni. Chi riapre e le nuove regole
Libertà sì, ma con qualche limitazione. Questo il motto della Fase 3, quella che dovrebbe sancire la ripresa e la riapertura di tutte le attività che ancora attendevano il via. Mancano pochi giorni infatti alla riapertura dei locali per il tempo libero come le discoteche e la ripresa degli eventi. Ecco chi, come e cosa potremo fare.
Si balla
La bella, o più o meno così, notizia è che si torna a ballare. Ma lo si potrà fare soltanto all’aperto in appositi spazi: per esempio giardini e terrazze. Rimane comunque la regola del tenere almeno 1 metro di distanza gli uni dagli altri all’interno dei locali, che sale a 2 metri sulla pista da ballo. Dove possibile, si dovranno predisporre percorsi separati per l’entrata e l’uscita. Il personale di servizio dovrà necessariamente utilizzare la mascherina. E non è consentita la consumazione di bevande al banco, ma solo ai tavoli o comunque a distanza. Le regole sono state fissate dalle Regioni, che possono marginalmente decidere anche diversamente.
Si va al cinema e a teatro
Da lunedì prossimo, 15 giugno, si potrà anche riandare al cinema. Così come a teatro. Ma anche qui ci saranno le solite regole da rispettare come l’uso di mascherine, il distanziamento sociale e così via. Durante la stagione estiva saranno favoriti gli spettacoli all’aperto.
Convegni
Le regole per i convegni sono state stabilite da poco. La prima stabilisce che sia i partecipanti che il personale dello staff organizzativo indossino la mascherina per tutta la durata delle attività. Dovrà essere rispettato il distanziamento sociale, con l’inevitabile calo della disponibilità di posti. I materiali informativi che di solito accompagnano questo genere di eventi dovranno preferibilmente essere forniti in forma digitale.
La prima regola
In tutte le forme di ripresa delle attività e della riapertura di tutto quello che ancora era chiuso c’è sempre e solo una regola che spicca su tutte: il distanziamento sociale. Seguita dall’uso di dispositivi di protezione individuale (DPI). Due regole che molte persone sembrano aver dimenticato, specie da quanto emerge nei resoconti circa la movida nelle città – come anche a Torino. Situazione, che se anche qualcuno nega possa essere pericolosa, potrebbe portare a un ritorno dei contagi. Molti sono i sindaci preoccupati dal fenomeno, che mostra comportamenti poco responsabili da parte di numerosi cittadini. Dalla Fase 3, alcuni avvertono, si potrebbe tornare alla Fase 1. Speriamo di no.