Curiosità
Voglia di golosità di altri tempi? C’è la Merenda Reale, a Torino e dintorni
A Torino e hinterland rivive lo storico appuntamento con le golosità della corte sabauda: è la Merenda Reale, a base principalmente di cioccolato made in Torino e altre deliziose golosità della tradizione
La Merenda Reale gode di una tradizione centenaria. Nasce infatti nel 1700 presso la Corte Sabauda con il principale scopo di stuzzicare e soddisfare il palato dei nobili, piuttosto esigente, specie per quel che riguarda i dolci. La Merenda Reale, a discapito del nome, poteva essere servita durante un largo periodo di tempo: in genere dalle ore 14:00 alle 22:00. Durante questo lasso di tempo, gli aristocratici piemontesi solevano sorbirsi tazze di cioccolata calda accompagnate dai biscotti tradizionali dell’epoca. Ma, con il passare del tempo, a questi si aggiungevano sempre nuove e raffinate specialità dolciarie create per l’occasione dai cuochi di Palazzo.
Parola d’ordine: inzuppare
Nella cioccolata servita durante la Merenda Reale, era d’obbligo ‘intingere’, ossia inzuppare uno o più biscotti o golosità appositamente preparate. E di queste ce n’erano davvero tante: per citarne alcune, ecco i Savoiardi (che si fregiano di essere tra i più antichi biscotti italiani), i Torcetti, i Confortini, gli Anisini, i Canestrelli, gli Amaretti, i Pazientini, le Meringhe e i famosissimi Baci di dama. Ma non finiva qui, perché per i più golosi, come gran finale, c’era anche il torrone di mandorle e il croccante Diablottino – che è l’antenato dei cioccolatini. Protagonista assoluto, come si può ben pensare, era proprio il cioccolato, di cui Torino è patria incontrastata.
Le “due” merende
Di Merenda Reale pare ne esistano due versioni. La prima, quella originale, nata nel 1700 e quella nata più avanti nel 1800. La Merenda Reale del ‘700 è quella di cui abbiamo appena parlato – e che aveva come protagonista la cioccolata calda, mentre quella dell’800 sostituisce (almeno in parte e a seconda dei gusti) la cioccolata con l’altrettanto famosissimo Bicerin, accompagnato sempre da specialità dolciarie tradizionali e tipiche come il chifel (una rivisitazione del croissant viennese), la Brioss di pasta frolla, il Biciolan vercellese, il Foré e il Parisien. All’epoca del Risorgimento arrivano anche altre specialità, come il Garibaldin, che consisteva in una fetta di pane imburrato e l’omonimo ‘Garibaldi’, un biscotto di pastafrolla con uvetta e confettura d’albicocche. Più tardi fanno la loro comparsa anche i famosi cri-cri, i nocciolini di Chivasso, i gianduiotti e altri biscotti di vario tipo e sfoggia.
Dove fare la Merenda Reale
La Merenda Reale si può gustare ogni weekend a partire da gennaio e fino a dicembre. La si trova in alcuni degli storici caffè di Torino e in alcune Residenze Reali del Piemonte. La Merenda Reale è servita da personale istruito appositamente, affinché sia rispettata la tradizione.
I locali dove gustare la Merenda Reale sono: Caffè di Palazzo Reale (Piazzetta Reale – Torino), Caffetteria del Castello di Rivoli (Piazza Mafalda di Savoia – Rivoli – TO) e Caffetteria degli Argenti alla Reggia di Venaria (Piazza della Repubblica 4 – Venaria Reale), dove viene proposta la Merenda Reale del 1700.
Ci sono poi la Gelateria Pepino (Piazza Carignano, 8 – Torino), la Torrefazione Moderna (Via Corte d’Appello, 2 – Torino), il Caffè San Carlo (Piazza San Carlo, 156 – Torino) e il Caffè Elena (Piazza Vittorio, 5 – Torino), dove viene servita la Merenda Reale in versione 1800.
Non è necessaria la prenotazione, tuttavia spesso è bene contattare il locale per conoscere la disponibilità di posti. Il costo della Merenda Reale versione ‘700 è di 10 euro, mentre per la versione dell’800 il costo è di 12 euro. Ma ne vale la pena.