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La procura di Torino apre un faro sui tamponi
Dopo le rsa, vengono avviate le indagini anche sulla gestione tamponi in Piemonte
TORINO – La gestione dei tamponi in Piemonte entra nel quadro delle indagini avviate dalla procura di Torino sulla questione Coronavirus. I magistrati intendono svolgere alcuni accertamenti di carattere conoscitivo che andranno ad affiancarsi ad altri già in corso da alcuni giorni.
Numerosi fascicoli aperti
I fascicoli aperti a Palazzo di giustizia, dove sono arrivati numerosi, sono una trentina: tutti sono senza indagati e senza ipotesi di reato. Nella seconda procura della provincia di Torino, quella di Ivrea (Torino), ce n’è un’altra ventina.
Nasce il pool anti-Covid
Quattro pubblici ministeri si occuperanno dei fascicoli di indagine legati alla questione Coronavirus. La squadra è stata formata incrociando i gruppi di lavoro coordinati dai procuratori aggiunti Enrica Gabetta e Vincenzo Pacileo. Sono una quarantina, finora, gli esposti e le segnalazioni arrivate alla procura di Torino. Si cercherà anche di accertare eventuali responsabilità amministrative. A svolgere le indagini saranno i militari del nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza e dei carabinieri del Nas.
Nessuna caccia alle streghe
“L’obiettivo delle nostre indagini non è punire o scatenare una caccia alle streghe, ma dare risposte ai cittadini. Tenendo conto che siamo di fronte a un”emergenza senza precedenti”, spiegano dalla procura di Torino. I fascicoli aperti, secondo quanto si apprende, al momento sarebbero una trentina, tutti senza indagati e senza ipotesi di reato.