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Alla scoperta della logistica a temperatura controllata: cos’è e come impatta sull’agroalimentare

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Mappa logistica
Mappa logistica (© Depositphotos)

La filiera alimentare è un sistema particolarmente complesso da gestire, soprattutto per quanto riguarda la distribuzione dei prodotti deperibili. Si tratta di tutti quegli alimenti che si deteriorano rapidamente e facilmente se non vengono mantenuti in determinate condizioni di temperatura.

In particolare, per quanto riguarda il fresco, è necessario mantenere un range che va da 2°C a -4°C, per i prodotti termosensibili l’intervallo da rispettare va dagli 8°C ai -20°C, mentre per i surgelati si arriva fino ai -25°C.

Per rispettare la catena del freddo di questi alimenti, è importante che lungo la filiera vengano svolte attività di logistica a temperatura controllata.

Agroalimentare: le fasi di una logistica a temperatura controllata efficiente

La logistica a temperatura controllata ha inizio dallo stabilimento di produzione, dove il prodotto, una volta lavorato e confezionato, viene inviato a destinazione, attraverso una fase che può prevedere il trasporto, lo stoccaggio e la movimentazione in appositi mezzi e magazzini refrigerati.

La logistica può essere interna o esterna. Nel primo caso, le attività sono coordinate dalla stessa impresa che si occupa di lavorare e confezionare i prodotti. Nel secondo, la gestione della supply chain viene invece delegata a una realtà esterna altamente qualificata, che può assicurare una perfetta gestione degli input e della distribuzione dei beni sul mercato.

Con la necessità sempre più stringente di disporre di un’organizzazione efficiente, che possa avvalersi, oltre che di mezzi refrigerati, anche di reti di distribuzione capillari e della competenza di operatori costantemente aggiornati, al giorno d’oggi la logistica a temperatura controllata viene affidata con maggiore frequenza ad aziende specializzate come STEF.

L’attività delle aziende specializzate nei servizi di logistica a temperatura controllata

Le realtà specializzate nei servizi della logistica a temperatura controllata sono in grado di favorire un’ottimizzazione dei percorsi, con soluzioni personalizzate e allo stesso tempo capaci di garantire una maggiore sicurezza, l’assenza di contaminazioni, la riduzione degli sprechi e il rigoroso controllo della temperatura in ogni fase della supply chain.

Bisogna infatti ricordare che una cattiva gestione del processo, in una qualunque fase della supply chain, può generare ritardi, spreco di prodotti e una conseguente perdita sul bilancio.

Nella logistica dei beni deperibili basta la più piccola inefficienza a compromettere l’intero approvvigionamento, oltre a quel delicato complesso di aspetti indispensabili ad assicurare l’igiene e la sicurezza alimentare. In ambito agroalimentare è necessario che il fornitore rispetti le normative HACCP e ATP, oltre a standard riconosciuti internazionalmente come la certificazione IFC Logistics.

In più, affidarsi ai più importanti operatori logistici del settore permette di avvalersi di quei servizi, come la fornitura di software dedicati che consentono di gestire e controllare le attività in modo semplice ed efficiente, ad oggi altrettanto indispensabili per assicurare una perfetta sinergia tra tecnologia, competenze e distribuzione.

L’esternalizzazione della logistica a temperatura controllata offre inoltre la possibilità di delegare tutti i processi a un operatore in grado di ottimizzare costi e procedure. Un aspetto che permette di acquisire una maggiore efficienza, con l’ulteriore vantaggio di poter concentrare maggiori risorse sul prodotto, sull’azienda e sul servizio.

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