Politica
Paola Pisano nuovo ministro all’Innovazione. Appendino: «Sono orgogliosa»
L’assessora Paola Pisano ringrazia la sindaca Chiara Appendino per aver supportato e creduto nell’innovazione. Appendino: «una scelta che mi rende orgogliosa»
TORINO – L’assessora comunale di Torino Paola Pisano è stata designata come Ministro all’Innovazione del nuovo governo. «Sono grata dell’occasione che mi è stata data oggi dal Presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte. È per me un onore poter dare il mio contributo al nostro Paese, un territorio ricco di potenzialità e competenze da sviluppare», scrive su Facebook la neo-ministra.
Un sentito ringraziamento a Chiara Appendino
«Ringrazio prima di tutto la Sindaca della Città di Torino, Chiara Appendino, – aggiunge – tutta la Giunta e il Consiglio Comunale che hanno da sempre supportato e creduto che l’innovazione possa trasformare e far crescere il nostro Paese».
Il commento della sindaca Appendino
«È una scelta che mi rende orgogliosa», commenta la sindaca di Torino Chiara Appendino. «Paola in questi tre anni, in collaborazione con Giunta e Consiglio ha portato a casa risultati importanti», sottolinea la sindaca.
Chi è Paola Pisano?
Paola Pisano, definita oggi come «la donna più influente nel digitale», è nata nel 1977. Professoressa all’Università di Torino, insegna ai suoi allievi la Disruptive Innovation. Ha lavorato per diverso tempo come assessore nella giunta di Chiara Appendino. Ma dal 5 settembre 2019 (oggi) è ufficialmente Ministra per l’Innovazione del governo Conte bis.
A lei dobbiamo la sperimentazione delle auto a guida autonoma e ai test eseguiti presso RoboTo. Per chi non lo conoscesse, si tratta di un progetto che prevede la gestione di bar con l’ausilio di robot in grado di preparare e servire cocktail ai cittadini. È stata anche sua l’idea di sostituire i fuochi d’artificio in occasione della festa patronale di Torino (San Giovanni) con uno spettacolo di droni. Una donna dotata di forza e determinazione che le consentono di perseguire i propri obiettivi senza dover «cambiare rotta». Non a caso, la primavera scorsa ha rifiutato la candidatura come capolista per il Movimento 5 Stelle alle Elezioni europee: la sua intenzione era quella di rimanere assessore della giunta di Chiara Appendino e portare avanti i progetti già avviati.