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Via Brenta, anche l’incolumità dei netturbini ora è a rischio: scortati dalle Forze dell’Ordine

Forze dell’Ordine chiamate a scortare i netturbini mentre puliscono: accade in via Brenta a Torino, dove è sorto un accampamento abusivo da parte di una trentina di persone

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Via Brenta a Torino
Tendopoli abusiva in via Brenta a Torino

TORINO – La tendopoli abusiva di via Brenta ora inizia a dare seri problemi. Sul caso è intervenuto Silvio Magliano che spiega come si tratti di «un fatto gravissimo, che dà la misura della situazione di via Brenta e dintorni: un intervento straordinario di pulizia sarà effettuato dietro l’area cani di via Brenta, dove da un anno si è creata una tendopoli abusiva con una trentina di occupanti, ma, poiché l’intervento è pericoloso, saranno chiamati Agenti delle Forze dell’Ordine per garantire l’incolumità fisica degli addetti».

Degrado, spaccio, aggressioni…

«La notizia – sottolinea Magliano – comunicata poco fa dalla Giunta in risposta alla mia interpellanza sul tema, è particolarmente impressionante: ma in zona la quotidianità nel suo complesso è fatta di spaccio, degrado, insicurezza, atti vandalici e aggressioni. Tanto che, appunto, per gli stessi addetti dell’impresa incaricata intervenire significa rischiare in prima persona dal punto di vista fisico. Nelle prossime settimane i rifiuti ingombranti saranno rimossi con un intervento speciale, alla presenza delle Forze dell’Ordine».

Se non si interviene subito

«Ecco che cosa succede – aggiunge Magliano – quando non si interviene immediatamente e si lascia che le situazioni incancreniscano: questo spicchio di Borgo Vittoria è di nuovo terra di nessuno. Un danno enorme per la zona, sulla quale si era investito tanto (vedi riqualificazione di Cascina Fossata). Quando sarà sgomberato quell’accampamento abusivo? Quando restituiremo ai torinesi questa porzione di Città?  Due domande alle quali, poco fa in Sala Rossa, non ho ricevuto risposta».

Quando arriverà il gas?

«Registriamo, per finire, l’ennesima promessa da parte della Giunta in merito all’allacciamento di via Brenta alla rete del metano: prima o poi il gas arriverà. Nulla è cambiato da quell’ormai lontano 3 novembre 2016, data della mia prima interpellanza sull’argomento. Capiamo che le gare d’appalto sono procedure lunghe ma capiamo di più ancora l’insofferenza dei residenti», conclude Magliano.

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