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Salute

A Torino, per la prima volta, un paziente con ginocchio ibrido

Officina Ortopedica Maria Adelaide di Torino è riuscita a dare nuova vita a un giovane ragazzo vittima di un grave incidente

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TORINO – Esegue un set up automatico nei primi 20 passi del paziente, si adatta ai cambi di velocità e di direzione ed è water resistant. Si chiama 3E80 il primo ginocchio ibrido, realizzato dall’unione di un’articolazione protesica meccanica con quella di una unità idraulica ed elettronica. A testarlo per primo in Italia è l’atleta di Para Snowboard Alessandro Ossola, 31 anni, a cui è stato applicato da Officina Ortopedica Maria Adelaide di Torino.

Regolato da un microprocessore

Regolato da un microprocessore, questo ginocchio permette al paziente movimenti molto simili a quelli naturali. Ideale per lo sport, la batteria al litio ha una autonomia di 96 ore. «Sono più comodo e sicuro», spiega Ossola, 31 anni, nazionale paralimpico dal 2017, dopo l’amputazione della gamba sinistra in seguito a un incidente stradale in cui è morta la moglie.

Lo sport, una ragione di vita

«Siamo contenti che Alessandro sia il primo in Italia ad avere questa protesi – dice Roberto Ariagno, dell’Officina Ortopedica Maria Adelaide – perché ha fatto dello sport una ragione di vita».

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