Salute
Cancro, ricercatori di Candiolo aprono la strada a terapie più efficaci
Un importante studio, condotto dagli scienziati di Candiolo, apre la strada a terapie più efficaci. Ecco di cosa si tratta
TORINO – Nonostante i passi avanti nella cura dei tumori, le recidive rimangono il problema maggiore per i pazienti oncologici. Fino ad oggi venivano considerate un fatto inevitabile: si pensava che la neoplasia contenesse fin dalla sua origine le cellule resistenti ai farmaci. Ma una scoperta dell’Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro di Candiolo ha cambiato l’intero paradigma, aprendo la strada a terapie più efficaci.
Lo studio pubblicato su Science
È l’esito di uno studio, finanziato dalla Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro, dall’Airc e pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Science, che ha integrato diverse discipline, come la biologia computazionale, l’anatomia patologica e l’oncologia medica.
Le cellule tumorali si comportano come i batteri
Al termine di tre anni di lavoro i ricercatori hanno avuto la conferma: le cellule tumorali sono in grado di evolvere, al pari dei batteri. «È possibile che in futuro questa scoperta porti a nuove ipotesi terapeutiche», conclude Alberto Bardelli, direttore del laboratorio di Oncologia molecolare all’Irccs di Candiolo.